EUROPEI 2020/21 : LA GIORNATA DI ERIKSEN.

– In una giornata scandita dal suono degli applausi per Christian Eriksen, al 10° minuto (numero della maglia del calciatore colpito da infarto in campo lo scorso sabato) tutti i giocatori e gli spettatori si sono fermati per applaudire il giocatore, sono arrivati altri verdetti. Un  esempio l’ Olandam che si è già qualificata ed è la prima ad essere sicuramente la 1° nel suo girone.

Ucraina – Macedonia del Nord = 2-1 (29° p.t. Yarmolenko, 34° p.t Yaremchuk, 57° Alioski) – E’ una partita da dentro o fuori. Per  una delle 2 squadre deve per forza essere buona la seconda, pena l’eliminazione dal torneo. Vince l’Ucraina, che senz’altro, soprattutto nel 1° tempo, ha fatto parecchio di più. Gli uomini Shevchenko, infatti, partono forte ma probabilmente, anche a causa del fatto che non hanno, a differenza di quando in campo c’era il loro attuale allenatore, grandi attaccanti, quelli che la buttano dentro, sprecano molte occasioni. Poi, all’ improvviso, il classico colpo dell’ uno due e in 5 minuti (29° e 34° del 1° tempo) stendono un’ orgogliosa Macedonia del Nord. Sono 2 gol piuttosto casuali, soprattutto il primo, nato da un calcio d’angolo, col pallone che quasi carambola sulla linea di porta. Yarmolenko deve solo toccarla per segnare l’uno a zero, neppure 5 minuti più tardi il raddoppio. Tuttavia un rigore, dopo un clamoroso legno, prima sbagliato ma poi ribadito  in rete da Alioski, permette alla Macedonia di sperare fino all’ ultimo. Al fischio finale gli ucraini sono ancora in gioco, i macedoni quasi certamente no.

Danimarca – Belgio = 1-2 (2° Poulsen, 54° T.Hazard, 70° De Bruyne) – E’ la tipica partita dove capisci perfettamente che se hai dei Top Player li devi usare, soprattutto in tornei come gli Europei o i Mondiali. Insomma nei trofei o nelle partite importanti. Nel 1° tempo, che si apre con la commovente scenografia dedicata ad Eriksen, una grande Danimarca, forse anche spinta da un sentimento particolare per il proprio giocatore, è meritatamente e certamente a sorpresa in vantaggio sul Belgio. La squadra di Hjulmand entra in campo determinata come non mai e immediatamente,  a causa di un errore difensivo dei belgi , passa in vantaggio con Poulsen, che è velocissimo a sfruttare una palla con un colpo di biliardo nell’ angolino alla di Courtois. Non basta, perché la formazione danese insiste praticamente per tutto il primo tempo, andando ripetutamente vicina al raddoppio. Il Belgio, invece, è praticamente inesistente per tutti i 45 minuti. Ma nel 2° tempo arriva la svolta, il c.t. Martinez fa entrare alcuni pezzi da novanta (De Bruyne per uno spento Mertens, Eden Hazard e Witsel). Ci siamo, i bravi cominciano a giocare, appena 10 minuti l’inizio del secondo tempo un gran numero del gigante buono Lukaku (bello il suo atteggimento per il compagno nerazzurro colpito da un infarto), fino a quel momento decisamente in ombra, s’invola sulla destra e centra appunto proprio per De Bruyne che, con una finta, mette a sedere ben 3 difensori danesi e poi passa il pallone ad Hazard chela mette dentro a porta vuota. Dopo circa un quarto d’ora è la volta dei due fratellini Hazard: Eden allarga a sinistra per il solito De Bruyne che con un gran tiro dalla distanza insacca la palla alla destra di Schmeichel. Il Belgio si qualifica, mentre la Danimarca va a casa, ma i danesi hanno vinto la loro partita più importante: tornare sì sconfitti ma con il loro Christian Eriksen.

Olanda – Austria = 2-0 (11°  P.T. Depay, 67° Dumfries) – Nel 2° match del Gruppo C tra 2 vincenti. Infatti sia gli Oranges che l’ Austria hanno vinto nel match di esordio La sblocca subito Depay su calcio di rigore che poi si mangerà un gol clamoroso (non è da lui) poco dopo, solo e praticamente a porta vuota. Nella ripresa raddoppia Dumfries proprio grazie a una gran palla dello stesso Depay, che così si farà perdonare il gol mancato, innescando l’azione del raddoppio olandese. L’ Olanda è la 1° squadra di questi Europei a qualificarsi come 11° nel proprio girone, matematicamente.

MARCO TOCCAFONDI BARNI

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