SCALA COELI E LA SUA TOPONOMASTICA STRADALE FILOSOFICA

QUANDO IL COMUNE CAMBIA NOME AL CALAR DELLA NOTTE!

»Antonio Loiacono

In un mondo in cui le certezze vacillano e le sicurezze si sgretolano, Scala Coeli, il piccolo Comune nel cuore della provincia di Cosenza, attira l’attenzione non per le sue bellezze paesaggistiche o per le sue tradizioni, ma per un curioso fenomeno toponomastico che lo rende unico al mondo!

Il più che tranquillo ed ameno borgo, di notte cambia il proprio nome trasformandosi in “SCALA COLLI”, senza alcun intervento di magia, ma solo ed esclusivamente per il “capriccio” delle lettere su un segnale stradale di indicazione di direzione. Un caso quasi clinico: la manifestazione di un disturbo dissociativo dell’identità del segnale stradale!

La vicenda, che sembra uscita dalle pagine di un romanzo di Robert Louis Stevenson, vede protagonisti gli uffici dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza i quali ignari del nome corretto del Comune, hanno realizzato anni addietro, sbagliandolo clamorosamente, un segnale stradale di indicazione di direzione verso il Comune Jonico, con la dicitura “SCALA COLLI”!
Nonostante le immediate segnalazioni all’Organo Provinciale rimaste negli anni inevase, il segnale stradale non viene sostituito!

Ci pensa la Polizia Municipale di Scala Coeli con una soluzione creativa e “fai da te”: con l’ausilio di un pennarello bianco, trasforma la prima “L” di “COLLI” in una “E”, ma l’inchiostro non è catarifrangente. Il risultato? Durante il giorno, gli automobilisti leggono “SCALA COELI”, ma una volta calate le ombre, i fari delle auto che illuminano il segnale stradale trasformano il nome del Comune in “SCALA COLLI”.

Questa singolare situazione, che potrebbe sembrare surreale, è foriera del grado di attenzione suscitato dal piccolo Comune Jonico negli uffici della Provincia!

Una curiosità geografica e toponomastica quella della doppia denominazione, Scala Coeli/Scala Colli, che diventa dottrina, invitandoci a considerare il mondo con occhi nuovi ed a lasciarci guidare dalla meraviglia e dall’incanto di fronte all’imprevedibilità e alla mutevolezza della vita!

Cos’altro riserverà il futuro per questo “filosofico” borgo calabrese? Solo il tempo potrà dirlo!

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