RIFIUTI, SI RIAPRE QUESTIONE SCALA COELI?

Emergenza rifiuti, ritorna al centro dell’attenzione e del confronto plurale dei sindaci del basso ionio la questione aperta della discarica privata di Scala Coeli. Nella serata di ieri (venerdì 21), infatti, si sono incontrati a Cariati, nella sala pubblica del Consiglio Comunale. Diverse le posizioni, favorevoli, possibiliste e nettamente contrarie, emerse, anzi riemerse e ribadite, anche se – pare – con qualche novità, sulla messa in funzione, almeno nella contingente fase di emergenza, della discarica in località Pipino. All’incontro, che nelle intenzioni dei promotori sarebbe forse dovuto rimanere più o meno riservato (anche se non si capisce come, considerati i soggetti e la sede istituzionali!), hanno preso parte i sindaci di Cariati Filippo SERO, di Terravecchia Mauro SANTORO, di Umbriatico Pasquale ABENANTE, di Crucoli Antonio SICILIA, di Mandatoriccio Angelo DONNICI, di Scala Coeli Mario SALVATO, di Campana Pasquale MANFREDI, di Pietrapaola Luciano PUGLIESE, di Longobucco Luigi STASI, di Paludi Antonio CESARIO, di Caloveto Francesco PIRILLO e l’assessore agli affari generali del Comune di Rossano Rodolfo ALFIERI. – Erano, inoltre presenti l’assessore provinciale alle politiche del territorio Leonardo TRENTO ed amministratori dei comuni di Calopezzati e Corigliano. Tra le posizioni contrarie all’apertura della discarica, sicuramente quella riferita dal sindaco di Campana Pasquale MANFREDI per il quale si tratterebbe soltanto di un palliativo e non di una soluzione. È inutile girarci intorno – fa sapere MANFREDI – bisogna soltanto incalzare la Regione Calabra e chiedergli in maniera seria e forte di far partire subito una gestione programmata e seria dei rifiuti. Deve interloquire con noi comuni e capire di cosa abbiamo bisogno. Su una cosa siamo tutti d’accordo: e cioè che bisogna spingere la differenziata. Tutti gli sforzi – dice – vanno fatti solo in questa direzione. Contestualmente vanno messi in funzione gli impianti necessari per trattare quei rifiuti che non possono essere differenziati. Le discariche – ha ripetuto nell’incontro di ieri sera e ribadisce oggi – restano i sistemi più onerosi ed inquinanti. Quindi, perché ne parliamo ancora? Perché – si chiede il Sindaco – la Calabria deve continuare ad usare questo tipo di sistema? La cosa che fa più pensare – chiosa MANFREDI – è che non c’è a livello regionale nessun discorso di programmazione. Non si ha la voglia di governare il problema. Nel corso del confronto tra sindaci, che è stato acceso, l’assessore provinciale TRENTO ha proposto ai sindaci, per risolvere nell’immediato la grave emergenza che attanaglia il territorio con cumuli di spazzatura per le strade, di preservare unità e coesione e di studiare come poter trasferire i rifiuti fuori regione, attraverso canali istituzionali diversi da quelli regionali. TRENTO ha fatto anche riferimento alla possibilità di attingere a fondi ministeriali per impianti innovativi, di ultima tecnologia, destinati a lavorare gli scarti dei rifiuti, trasformandoli in materiale combustibile per i cementifici. Si eviterebbe così – stando a quanto emerso – di andare in discarica. – (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

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