Caro Ernesto, sento l’esigenza di scriverti queste poche righe per dire con chiarezza che la conclusione del percorso che doveva portare alla scelta del candidato Presidente della Regione Calabria è a dir poco farraginosa e profondamente confusa. Sono costretto a scriverti, perchè non ho mai avuto la possibilità di esprimermi, anche perchè sono mancati i luoghi del confronto primo caso nella storia politica della nostra regione! Io ho votato Renzi (convintamente) perchè l’ho ritenuto una risorsa e l’ultima speranza per l’Italia. Ho votato in un circolo quello di Cariati che ha dato a te a Renzi il 70% del consenso, convinto e certo che avresti invertito la tendenza politica, dopo lo stallo di 4 anni di commissariamento che sono serviti ,purtroppo, soltanto a regalare un posto di parlamentare, a un tale dAttorre, soggetto anonimo senza meriti , che ha avuto il solo pregio di aver creato il deserto politico. Noto con profonda delusione che non sei riuscito a mettere in campo politiche e percorsi trasparenti e democratici. Non è mai emerso in questi mesi, e per ultimo nellassemblea regionale del 30 Giugno, una proposta e un programma politico che parlano della Calabria. Non è mai emersa una idea della Calabria, di cosa serve alla Calabria e ai calabresi. Il rinnovamento e l’unità del partito sono necessari, ma non bastano. Serve altro per fare della Calabria una regione che riguadagni dignità e che restituisca ai calabresi la possibilità e la speranza di poter rimanere nella propria terra, senza dover emigrare, come se questo fosse ormai un destino che non può essere modificato. Ormai nell’immaginario collettivo è chiaro che il tuo impegno, e del gruppo che ti circonda, sia quello di creare uno sbarramento allavversario interno, in questo caso Mario Oliverio , e non occuparsi della Calabria. La prova è che si rinuncia a mettere in campo personalità autorevoli e riconosciuti di area renziana, ma li si convince a ritirarsi e si candida Canale con il solo obiettivo di creare subbuglio e problemi nellaltra aerea del PD. Un espediente che richiama vecchi e logori schemi che hanno generato la palude calabrese odierna. Tutto questo non serve minimamente alla Calabria e ai calabresi, e allontana i cittadini dalla politica e dal nostro partito. Da tuo sostenitore e da sostenitore di Matteo Renzi ti chiedo formalmente di ribaltare landazzo e la situazione per metterla nel solco della trasparenza, della lealtà e soprattutto della democrazia. Ti invito a non ascoltare i soliti “soloni” molti dei quali sconfitti dalla storia, così renderai un servizio reale alla politica e ai calabresi. Come annunciavi fino a poche ore fa sulla stampa e assolutamente necessario svolgere le primarie, meglio ancora quelle indette per legge regionale, e farle diventare un incontro vero e profondo con la Calabria: per ascoltare, conoscere e affrontare i problemi di questa nostra terra e costruire il futuro. La Calabria è l’ultima regione d’Italia, una terra dove circa la meta di chi ci vive non si reca più alle urne, perchè non crede nella politica, dove 2 giovani su tre sono senza lavoro, le infrastrutture sono pressochè inesistenti, l’emigrazione è ripresa come non mai, il 50% famiglie si reca al banco alimentare della Caritas, una regione dove ormai in molte zone lo Stato ha abdicato alla criminalità organizzata. Questa Calabria non e interessata a tattiche e diatribe tutte interne al nostro Partito. Questa Calabria rigetta tutto cio che sta succedendo in queste ore nelle stanze dei soliti notabili di questa terra. Questa Calabria come ha detto Renzi a Scalea e a Reggio, vuole rialzarsi ed essere protagonista di una nuova stagione di progresso e di civilta. Fausto Sero, dirigente PD Area Renzi Circolo di Cariati
Views: 0
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.