Il sorriso contagioso di Tinky: come dimenticarlo . . .

Da questo approccio discende l’impegno di tutti di non dimenticarlo

Tinky

Dopo la dipartita del Caro Tinky, avvenuta più di un mese fa, alcuni amici hanno istituito una pagina a lui dedicata su facebook: “Tinky resta nei nostri cuori”.

Una consuetudine figlia dei nostri giorni finalizzata a tenere uniti i tanti che hanno conosciuto e voluto bene a Tinky nel corso del tempo. 

Anch’io mi sono subito unito alla simpatica iniziativa, facendomi coinvolgere piacevolmente dal forte sentimento che lega tantissime persone a Tinky. 

Confesso che mi ha impressionato il gran numero di foto e video che lo ritraggono gioioso e contento, sempre circondato da giovanissimi che con garbo lo coinvolgevano nei loro più svariati divertimenti.

Il materiale, che si sta susseguendo su facebook, è sconfinato e credo che altrettanto ne emergerà nel corso dei prossimi mesi. Un patrimonio da non disperdere che segna un legame forte tra Tinky e la sua Cariati. 

Il sorriso di Tinky è stato davvero contagioso. Lui non si tirava mai indietro. É mai si sentiva fuori luogo. Anzi, sempre pronto nelle risposte e sicuro di mostrarsi in pubblico, perché si sentiva rispettato. 

Lui era se stesso ovunque andasse e si mostrasse. Una forza che gli derivava dalla gente che lo circondava e che gli voleva un gran bene. 

Insomma, la sua naturalezza era la conseguenza di sentirsi sereno e bene accolto con chiunque si trattenesse: grandi, medi e piccoli. 

Mi convince sempre più che tra Tinky e i cariatesi c’era un legame di vera amicizia, che forse solo ancora le piccole comunità riescono generosamente a costruire. 

Una sensibilità viva di cui Tinky non ha mai approfittato, perché in fondo non gli apparteneva il sentimento del farsi compatire. Lui era se stesso sempre e a dimostrarlo erano i suoi due grandi occhi e il sorriso contagioso. 

A Cariati Tinky non ha avuto bisogno di nascondersi. Lui ha sperimentato la sua socialità ed una vita indipendente, senza avere mai paura, offrendo il suo spontaneo contributo nel rispetto della sua dignità. 

Da questo approccio discende l’impegno di tutti di non dimenticarlo, tenendo viva la memoria di Tinky, facendo emergere in modo naturale la sua appartenenza alla comunità cariatese che rappresenta, a mio parere, il vero e indiscutibile sigillo di questa storia, dai tratti irripetibile. 

 Nicola Campoli 

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