Sindaco a vita?!

Eliminato ogni limite di mandato per quelli sotto i 5mila abitanti

Il decreto legge, approvato giovedì scorso in Consiglio dei ministri, oltre a introdurre l’Election day per sabato 8 e domenica 9 giugno prossimi, ha innalzato da due a tre mandati il limite di permanenza del sindaco dei Comuni che hanno tra i 5mila e i 15mila abitanti.

In più, ha eliminato ogni limite di mandato per quelli sotto i 5mila abitanti. Rimane ferma, invece, la disciplina per i Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti, consentendo un terzo mandato se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. 

Per essere più espliciti nei 5.521 Comuni italiani su un totale complessivo 7.896 si intravede la formazione della figura del “Sindaco a Vita”. Meglio ancora essa si potrebbe affermare nel 69,92% dei Comuni della nostra Penisola. Un dato che inevitabilmente fa riflettere, seppure ogni cinque anni i Primi cittadini dovranno passare all’esame delle urne e raccogliere, laddove volessero continuare nel loro operato, il maggior numero di preferenze rispetto a possibili concorrenti. 

La fattispecie potrebbe anche trasformarsi in qualcosa di poco gradito nello scenario complessivo del nostro Paese, ma per fortuna ogni cinque anni ci sarà sempre la possibilità di cambiare. Confesso che avrei avuto più piacere, se il limite dei tre mandati nei Comuni sotto i 5mila abitanti fosse stato conservato. Sono del parere che sarebbe stato meglio che la norma l’avesse imposto, senza lasciare campo libero alla singole volontà di continuare o meno, fermo restando la volontà popolare che resta sovrana. 

Riconduco il tutto al nostro stretto ambito di riferimento. Nei Comuni sotto i 5.000 residenti, tipo il Comune di Terravecchia, il Primo cittadino potrebbe restare in sella, sempre se ottenesse ogni cinque anni il maggior numero di voti, per quanti mandati vuole. Mentre per Comuni sotto i 15.000 residenti, tipo il Comune di Cariati, i possibili mandati per i Sindaci passano da due a tre, sempre se si raccogliessero il maggior numero di preferenze degli elettori ad ogni scadenza quinquennale della consiliatura. 

Nicola Campoli 

Print Friendly, PDF & Email

Visits: 336

Puoi essere il primo a lasciare un commento

Lascia una risposta