MAURO SANTORO Sindaco di Terravecchia, invia, alla nostra redazione, una riflessione sulla questione “Tribunale di Rossano”.

Terravecchia 23/06/2014 OGGETTO: vicenda chiusura tribunale di Rossano. Gentile Direttore, su diversi quotidiani locali e alcuni siti web, lo scorso 22 giugno è apparsa la notizia della visita a Rossano del senatore della repubblica Enrico Buemi. Il parlamentare socialista, membro della Commissione Giustizia e Antimafia, ha incontrato sabato 21 giugno, presso il Palazzo di Giustizia, sindaci e avvocati del territorio per informare i presenti della sua attività di parlamentare per ottenere la riapertura del Tribunale rossanese. Con l’autorevolezza del ruolo istituzionale che ricopre nel parlamento italiano, il senatore Buemi ha affermato nel suo intervento che il Tribunale della città bizantina di Rossano “…per giustificarne la chiusura sono state fatte carte false”. Una notizia che, come sindaco e cittadino della settima potenza economica mondiale, mi sconvolge e mi preoccupa perché evidenzia, qualora ce ne fosse bisogno, che stiamo vivendo una grave crisi politica, istituzionale, che trascina soprattutto la Calabria in un arretramento sociale e culturale che, nei calabresi, mina profondamente il senso civico di appartenenza alla nazione italiana. Poiché ritengo il senatore Buemi, anche per averlo conosciuto personalmente, un politico responsabile e assennato, la sua affermazione pone degli interrogativi a cui chi di dovere, in ambito parlamentare e governativo, deve dare delle risposte. Sono stati uomini politici (deputati – senatori – ministri ecc.) a comporre quelle carte false? Sono stati, invece, pubblici funzionari a produrre quella documentazione truffaldina? In ambo i casi i fatti assumono una gravità imbarazzate e penalmente rilevante perché nessun cittadino può pensare e accettare che nei più alti vertici istituzionali (parlamento – governo – ministeri ecc.) “…sono state fatte carte false” per penalizzare un territorio a vantaggio di un’altra parte dell’Italia, soprattutto su una materia fondamentale come la giustizia, la legge, che la Costituzione ha sancito essere “Uguale per tutti”. Certo, dobbiamo ringraziare il senatore Enrico Buemi, eletto in Piemonte, per il suo attivismo e la sua passione politico-istituzionale in difesa del Tribunale di Rossano. Un interrogativo sorge spontaneo. Dov’erano i senatori e deputati calabresi quando si assumevano decisioni sul contenuto di quelle “…carte false”? Qual’è l’attivita politico-istituzionale dei parlamentari eletti in Calabria per far correggere con urgenza un provvedimento di chiusura del Tribunale, di fatto nullo perché basato su “…carte false”? La Magistratura avrà il tempo di valutare i rilievi penali consumati da chi ha prodotto quelle “…carte false” e perseguire gli illeciti che hanno favorito taluni a discapito di altri? Il Governo, secondo i diversi livelli di responsabilità e competenza, avrà l’autorevolezza, la capacita e la voglia di correggere un’ingiustizia e ridare dignità ai cittadini della sibaritide (che sono anche cittadini di uno stato unitario come l’Italia) che con “…carte false” si sono visti sottrarre un diritto costituzionale? Per il bene dell’Italia. Per la tenuta dell’unità della Nazione. Per un rafforzamento della fiducia nelle Istituzioni rappresentative e democratiche dello Stato. Per il ripristino della giustizia e dell’eguaglianza dei cittadini italiani. E’ necessario e opportuno che da “Roma” si diano risposte agli interrogativi esposti. IL SINDACO (Mauro SANTORO)

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