I tanti variegati e colorati Sud Italia …

Un pezzo storico di ferrovia, ahimè, non ancora elettrificato

Quando si parla che non esiste un solo Sud Italia, ma che ce ne sono diversi e ne prendi tristemente sempre più consapevolezza. Lo spettacolo va in scena sulla Calabria ionica, nel basso cosentino, nel tratto ferroviario che unisce Sibari a Crotone, a cavallo tra due province.

Un pezzo storico di ferrovia, ahimè, non ancora elettrificato, dove il piccolo “trenino” viaggia rigorosamente a trazione diesel. A testimonianza della triste realtà si rincorrono gli annosi annunci che presto (!!) – ma quando (!!) – si realizzeranno i famigerati lavori di elettrificazione, dei quali sono silente testimonianza i grandi pali in acciaio allocati qualche anno fa, che dovrebbero sostenere, prima o poi, la futura linea elettrica.

Di sicuro, un tratto ferroviario non competitivo per lo scarso numero di utenti specialmente oltre la bella stagione, che registra più costi che ricavi, seppure potrebbe dare il suo importate contributo, laddove si volesse pensare di pianificare un serio sviluppo turistico per questo splendido e inesploso territorio.

Lo scenario è un’area dove si fanno ancora i conti con un’economia di sussistenza, piuttosto povera ed arretrata. Certo per chi viene a trascorrere le sue vacanze estive – un vero temerario – è spettatore di uno spettacolo inedito ancora afferente ad altri tempi, come altri sono i tempi che scandiscono le giornate da queste parti, più lenti e obsoleti, rispetto a quelli di località come quelle calabro tirreniche o di altre e più gettonate località del Mezzogiorno d’Italia.

Non so cosa ci si dovrebbe augurare per il futuro. Bisognerebbe, probabilmente, auspicarsi una mobilità più sostenibile e quanto meno da Paese normale. Nulla di sbalorditivo, ma qualcosa che garantisse in termini di trasporto pubblico il minimo comune denominatore.

Dimenticavo, mai come quest’estate, i prezzi, per tutte le tratte del trasporto privato su ruote, ha raggiunto cifre fuori dal comune con prezzi mai registrati. Il monopolio su ruota, in questo caso specifico, non è una modalità che favorisce certo la crescita sul piano dell’attrattività turistica del posto.

Nicola Campoli

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