Ancora una volta si gioca con la salute ed i bisogni dei cittadini.

Sull'ospedale campagna elettorale amorale.

Ormai è chiaro: non c’è alcun limite, alcuna regola vagamente morale, alcuna dignità nell’operato elettorale di buona parte dei soggetti che stanno operando in vista delle prossime amministrative.

Il mio è un commento tutt’altro che rabbioso o indignato, si tratta piuttosto di una triste e deprimente constatazione che, del resto, trova riscontro nella bassezza del dibattito pubblico e nelle condizioni generali della nostra città.

La firma del protocollo di legalità per l’ospedale della Sibaritide ad un mese dalle elezioni è l’ennesima messa in scena della classe politica per cercare di giocare con la vita dei miei concittadini, una cerimonia indecorosa che si ripete ormai ad ogni campagna elettorale, dal lancio dell’idea alla posa della prima pietra.

Ciò che dicevamo quando al governo regionale c’era il pidiellino Giuseppe Scopelliti purtroppo vale ancora oggi, quando al governo c’è il piddino Oliverio: le cerimonie, i comunicati, le chiacchiere non curano la nostra gente, costretta dalle malefatte della classe dirigente degli ultimi 30 anni a curarsi in strutture senza personale, senza strumentazione adeguata, senza le materie prime necessarie per una sanità civile.

Nella maniera più pacata possibile non posso che invitare coloro che hanno tentato, ancora una volta, di strumentalizzare la questione, a provare un minimo di umana vergogna. Oliverio ha il dovere di investire con urgenza nelle strutture esistenti di Rossano e Corigliano, cosa che ancora non è stata fatta.

Nella stessa maniera trovo grottesco e fortemente penalizzante per la nostra città che qualcuno, a maggior ragione con incarichi di Governo, venga a parlare della importantissima questione Enel ad un mese dalle elezioni. Ho già avuto modo di “apprezzare” gli autorevoli interventi della Bindi e di Alfano, qualche tempo fa, per quanto riguarda il nostro tribunale, e sappiamo tutti quanti come è andata a finire la questione. Chi ancora organizza e propone queste goffe parate elettorali da prima repubblica per raccattare qualche voto, di certo dimostra tutta la propria minuscola statura oltre che una profonda povertà di contenuti.

Per altro si è trattato di iniziative totalmente demagogiche dal momento che il futuro della centrale Enel è ormai legato al progetto Futur-E lanciato dalla stessa società energetica qualche mese fa, per cui i presunti tavoli con presunti governi rappresentano esclusivamente prese in giro per i cittadini, i quali attendono invece risposte concrete sul piano del lavoro e del reddito.

Noi, del resto, abbiamo dettato delle linee guida per intervenire nella questione generale del lavoro già in tempi non sospetti, come in tempi non sospetti abbiamo promosso iniziative autorevoli anche sull’Enel, arricchite dall’intervento di tecnici ed organizzazioni internazionali, con la speranza di impedire al colosso energetico, di “lavarsene le mani” del sito di Rossano.

Purtroppo in quel caso non c’erano ancora tutti i candidati spuntati come funghi ad un mese dalle elezioni, i quali evidentemente erano interessati ad altro, altrimenti siamo certi che avremmo potuto incidere maggiormente nella questione.

Del resto la nostra città, soprattutto nelle questioni importanti, paga amaramente questa condotta ipocrita da parata elettorale e da fervore politico a fasi alterne. Non a caso noi abbiamo promosso la nostra azione politica con costanza negli ultimi anni, perché riteniamo che l’interesse della città vada tutelato quotidianamente e senza secondi fini. Questo è il biglietto da visita con cui ci presentiamo alle prossime amministrative, un biglietto da visita che nessun’altra forza in campo può vantare.

Flavio Stasi

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