■Antonio Loiacono
In Calabria, il problema del randagismo è diventato una vera e propria emergenza sociale, sanitaria ed economica, ma una voce si sta sollevando con forza per cercare di cambiare le cose: quella di Caterina Semerano; una figura di spicco nella battaglia per i diritti degli animali, la quale ha lanciato una petizione per l’erogazione gratuita del servizio di sterilizzazione per cani e gatti in Calabria, puntando ad una soluzione sistematica che metta fine all’emergenza del randagismo. Il suo obiettivo è chiaro: una legge regionale che prenda di petto il problema, offrendo sterilizzazioni gratuite, obbligatorie ed accessibili a tutti i proprietari di animali, senza distinzioni di reddito. Questa iniziativa, tuttavia, non riguarda solo il benessere degli animali; essa rappresenta anche un’importante svolta per la sicurezza pubblica e la gestione delle risorse regionali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ci siano circa 200 milioni di cani randagi in tutto il mondo. Un numero impressionante, che evidenzia la complessità di questo fenomeno, particolarmente critico nelle regioni dove mancano politiche di controllo adeguate. In Italia, il randagismo affligge soprattutto il Sud, e la Calabria non fa eccezione!
Tuttavia, l’esempio dell’Olanda dimostra che il randagismo non è una piaga impossibile da debellare. Nei Paesi Bassi, dopo anni di impegno e con una legislazione progressista, sono riusciti a raggiungere quota zero cani randagi. Il programma PSVIR (prelievo, sterilizzazione, vaccinazione, identificazione e ritorno) ha permesso di trasformare completamente il rapporto tra uomo e animale, eliminando la sofferenza degli animali abbandonati e rendendo l’Olanda un modello di civiltà.
Questo approccio ha portato alla creazione di leggi severe, che educano al rispetto degli animali sin dalle scuole e puniscono con la reclusione chi li abbandona o maltratta. Un simile modello, con opportuni adattamenti, potrebbe essere implementato anche in Calabria, grazie all’azione instancabile di Caterina Semerano e di chi, come lei, crede che una società migliore passi anche dal rispetto per gli animali.
Nonostante la legge 281 del 1991 abbia gettato le basi per la prevenzione del randagismo in Italia, la Calabria, come altre regioni del Sud, continua a soffrire di una gestione frammentata e inefficace. I dati forniti dal Ministero della Salute parlano di circa 1.096 cani presenti nei canili ufficiali della regione, ma i numeri reali, secondo gli esperti, superano i 17.000 animali! Questo enorme divario dimostra quanto il monitoraggio sia inadeguato, aggravando il fenomeno e rendendo difficile ogni intervento coordinato.
La proposta di legge sostenuta dalla petizione “Semerano” non solo affronterebbe il problema con una campagna di sterilizzazione gratuita, ma garantirebbe anche un monitoraggio più efficace della popolazione canina e felina. La microchippatura obbligatoria, prevista nel testo della legge, consentirebbe alle autorità di tracciare gli animali e prevenire ulteriori abbandoni, riducendo drasticamente il numero di randagi nelle strade.
La legge, se approvata, includerà:
Sterilizzazione gratuita per cani e gatti, compresi quelli appartenenti a colonie feline registrate e randagi censiti.
Convenzioni con veterinari privati per ampliare l’accesso al servizio.
Censimento e campagne periodiche organizzate dalle ASL territoriali ed associazioni animaliste.
Microchippatura obbligatoria per tutti gli animali domestici, per favorire il monitoraggio e prevenire ulteriori abbandoni.
Il finanziamento della legge sarà garantito attraverso fondi regionali, nazionali e comunitari, inclusi quelli già previsti dalla Legge 281/1991. Secondo stime recenti, un’efficace gestione del randagismo potrebbe ridurre i costi sostenuti dalla regione, che attualmente si aggirano sugli 80 milioni di euro annui per la gestione di canili, cure veterinarie, incidenti stradali e campagne di sterilizzazione non sistematiche.
Il randagismo in Calabria non è solo una questione di animali senza casa: è un’emergenza che tocca molteplici aspetti della vita quotidiana. Nonostante l’esistenza di fondi stanziati per la prevenzione del randagismo, come i 1,2 milioni di euro destinati alla costruzione di nuovi canili, questi non vengono utilizzati. Questo mancato impiego di risorse rappresenta un doppio danno: da una parte non si risolve il problema, dall’altra si perdono occasioni per migliorare la sicurezza pubblica ed il benessere animale.
La proposta di Caterina Semerano rappresenta quindi una svolta decisiva per la regione. Se adottata, la legge non solo ridurrebbe il numero di animali vaganti, ma migliorerebbe l’immagine della Calabria, rendendola una meta più sicura per cittadini e turisti. In un contesto in cui altre regioni del sud Italia sono afflitte da problematiche simili, la Calabria potrebbe fare da apripista verso una gestione più responsabile ed organizzata del fenomeno.
La battaglia per la prevenzione del randagismo richiede un impegno collettivo. Non basta costruire nuove strutture: serve un piano a lungo termine che integri la sterilizzazione gratuita, la microchippatura ed una maggiore responsabilità da parte dei proprietari di animali. Le leggi esistono, ma senza una corretta applicazione rimangono inefficaci.
Per questo motivo, Caterina Semerano invita tutti i cittadini a sostenere la sua petizione, sottolineando che l’approvazione di una legge regionale sul randagismo non rappresenta solo una vittoria per gli animali, ma per l’intera comunità.
“Il randagismo -evidenzia Caterina Semerano- non è un problema che riguarda solo gli amanti degli animali: è una questione di salute pubblica, di sicurezza e di immagine per la Calabria. Le cose vanno fatte step by step e risolte, una per una con l’istituzione di un tavolo tecnico costituito da persone che conoscono realmente il problema, sciogliendo ogni nodo in modo definitivo e riportando dignità a cani e gatti ed alla nostra bella regione.”
Caterina ed i suoi sostenitori stanno combattendo una battaglia coraggiosa, ma non impossibile. Il randagismo può essere sconfitto, come dimostra il modello olandese, ma serve un impegno concreto e collettivo. La sfida è grande, ma con il supporto della comunità e delle istituzioni, la visione di Caterina Semerano per una Calabria libera dal randagismo potrebbe presto diventare realtà.
“È il momento di agire -conclude Caterina- di investire nelle sterilizzazioni e nella tutela dei nostri amici a quattro zampe, per un futuro dove il benessere animale sia una priorità condivisa da tutti.”
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