I consiglieri dela minoranza del Comune di Cariati ricorrono, ancora una volta, al Prefetto di Cosenza, chiedendo lo scioglimento del consiglio comunale.

I consiglieri della minoranza del Comune di Cariati, Francesco Cosentino, Mario Sero, Tommaso Critelli e Filomena Greco, si rivolgono, ancora una volta, al Prefetto di Cosenza Tomao e per conoscenza, al Procuratore Regionale della Corte dei Conti della Calabria e al Ministero dell’Interno, evidenziando, a chiare lettere, “la drammatica situazione di inadempienze dell’Amministrazione Comunale di Cariati e congiuntamente il quadro irreparabilmente dissestato dell’intera gestione del Comune, frutto di reiterate, gravi e persistenti violazioni di legge, per le quali reclamano l’immediato scioglimento del Consiglio Comunale in applicazione della normativa del Testo Unico 267/2000, in particolare il disposto dell’articolo 141,comma 1 lett.a)”. Nella stessa nota i consiglieri di minoranza allegano il testo della sentenza del Consiglio di Stato n.00209/2014 con cui viene rigettata l’impugnativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Cariati, accogliendo, conseguentemente, le ragioni dei consiglieri di opposizione e confermando, così, la sentenza del TAR Calabria, sancendo, ancora una volta, la nullità della delibera del Consiglio di Cariati n.63 del 29 novembre 2012. Nella nota i consiglieri della minoranza evidenziano, tra l’altro, “che il sindaco di Cariati, Filippo Sero, in un comunicato stampa affermava che l’esito della sentenza del Consiglio di Stato era già sostanzialmente attesa. Tuttavia, sostiene la minoranza, il primo cittadino ha ritenuto egualmente di proporre appello alla sentenza del TAR, ponendo in essere un’azione pretestuosa che costa alle casse del Comune fior di gettoni”. Nella stessa nota i rappresentanti della minoranza denunciano, a chiare lettere, che nella cittadina di Cariati “non c’è un solo servizio pubblico che non presenti precarietà, per non dire dei tanti altri completamente carenti”. Nella copiosa ed articolata elencazione denunciata dai rappresentanti dell’opposizione “ le centinaia di azioni giudiziarie promosse da privati cittadini per ottenere ristoro dei danni subìti anche per la mancata manutenzione ordinaria delle strade cittadine conferma il profondo stato di malessere dei cittadini che,non trovando risposta dal Comune sono costretti a ricorrere all’Autorità giudiziaria”. L’esposto puntualizza anche che “alle sollecitazioni rivolte al primo cittadino e alla sua maggioranza per un rigorosa e corretta gestione della cosa pubblica e per l’espletamento dignitoso dei servizi essenziali, quali la distribuzione idrica, il servizio di nettezza urbana, la viabilità, l’illuminazione pubblica, i servizi cimiteriali, etc”. Francesco Cosentino, Mario Sero, Tommaso Critelli e Filomena Greco hanno dovuto “incassare arroganti reprimenda con dileggio del loro ruolo di opposizione, sistematicamente demonizzato e irriso anche perché ritenuto reo di non assecondare il clima di omertà che si preferiva in un contesto di spregiudicatezza mai registrata nel Comune di Cariati, vedasi per esempio il caso SOGEFIL con ammanco di circa nove milioni di euro, i lavori di completamento del campo sportivo, località Varco, mai consegnato, l’affidamento del servizio di nettezza urbana da anni senza alcun contratto e senza una previa e utile gara di appalto”. Nei giorni scorsi il prefetto di Cosenza ha convocato i rappresentanti della minoranza sulla problematica; al momento top secret. Dobbiamo registrare anche che in molti cittadini rimasti ancora a Cariati, visti i numerosi nuclei familiari che stanno abbandonando il proprio luogo natìo in cerca di lavoro, emerge, in tutta la sua evidenza, la drammatica situazione di inadempienze dell’Amministrazione comunale di Cariati e il quadro irreparabilmente dissestato dell’intera gestione del Comune, frutto, tra l’altro, di reiterate e persistenti violazioni di legge che reclamano invano, nonostante le reiterate richieste avanzate agli Enti Sovra comunali da parte dei rappresentanti della minoranza, l’immediato scioglimento del Consiglio Comunale ai sensi della normativa di legge.

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