TRIBUNALE ROSSANO, BUEMI (PSI): RAZIONALITÀ ED EFFICIENZA SONO UN DIRITTO DI TUTTI

“In merito alle affermazioni comparse nell’articolo pubblicato, oggi, sulla “Gazzetta del Sud e contenute in un comunicato stampa di qualche socialista del Pollino, ? circa le mie dichiarazioni sull’accorpamento del tribunale di Rossano con quello di Castrovillari, mi preme precisare che l’ingiustificato accorpamento è sotto gli occhi di tutti e nulla modificano le prese di posizione di chiara impostazione campanilistica ed in evidente conflitto di interesse di chi le esprime, in quanto prescindono dai dati di fatto”, così ha dichiarato il senatore Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia, in riferimento ai richiami del direttivo socialista locale nei suoi confronti. “Nella provincia di Cosenza, sulla questione ‘modifica della geografia giudiziaria’, si sono consumate inaudite operazioni clientelari e di potere a discapito della realtà dei fatti e degli interessi delle popolazioni che vedono peggiorare la situazione delle strutture giudiziarie nel territorio”, ha spiegato Buemi. “La verità è che nessuno propone di chiudere il tribunale di Castrovillari, ma è evidente che l’accorpamento di Rossano con Castrovillari è insostenibile per la struttura giudiziaria del Pollino per ragioni logistiche, per carenze di servizi di collegamento, per estensione territoriale, perché il carico di processi provenienti da Rossano è il doppio di quelli di Castrovillari e, in quanto tale, peggiora anche la gestione dei processi che riguardano il territorio castrovillarese”, ha commentato Buemi. “Le inadeguatezze delle attuali soluzioni vedono le istituzioni locali, tra l’altro, cercare soluzioni di ampliamento degli spazi nel vecchio palazzo giudiziario, che risulta, peraltro, non rispondente ai normali criteri di sicurezza”, ha affermato il senatore del Psi. “È, inoltre, inaccettabile la situazione dell’ufficio notifiche atti, esecuzioni e proteste, situato in locali di emergenza vicino alla stazione degli autobus e lontano dal nuovo tribunale, le cui insufficienze alle nuove esigenze emergono anche dalle difficoltà al normale svolgimento delle udienze per carenze di aule”. “Invece di sentirsi toccati direttamente, i dirigenti locali si impegnassero a ricercare soluzioni idonee ai problemi presenti nel loro territorio e guardassero, anche, oltre i confini del Comune, poiché il diritto di avere istituzioni giudiziarie efficienti e ravvicinate – ha concluso il senatore socialista – non è solo dei loro concittadini, sempre che riescano a tutelarlo con impostazioni che non guardano oltre l’uscio di casa.

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