Ciò che serve a Cariati

Chi si insedierà a Palazzo Venneri dovrà affrontare con metodo le macro criticità

Caro Direttore, 

la prossima primavera – presto il Ministero dell’Interno individuerà la data dell’election day – Cariati andrà al voto per il rinnovo del Consiglio comunale. Iniziano a definirsi, ancora però in modo silente, i vari schieramenti politici che dovranno presto individuare i candidati Sindaci. Staremo a vedere. 

Che si tratti di una consultazione importante per la comunità cariatese non c’è alcun dubbio. Il territorio merita un’amministrazione unita e pronta a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Servono uomini e donne appassionate che abbiano ben chiari gli obiettivi e il servizio di interesse generale che devono riservare ai loro concittadini. 

Si deve votare guardando ad un obiettivo operoso e produttivo, adeguato a rendere funzionante ed attrattivo il paese, rispondendo altresì ai fabbisogni e alle esigenze di base dei cittadini. Vorrei provare ad accennare ad alcune annose criticità. Perciò avanzo alcune proposte in merito.

Occorrerà per Cariati mettere mano a quattro importanti problematiche che interessano il perimetro cittadino: rifiuti, acqua, erosione costiera e fogne. Chi si insedierà a Palazzo Venneri dovrà affrontare con metodo le macro criticità, individuando le fonti di finanziamento per risolverle nel medio/lungo periodo, cioè cinque/dieci anni. 

Le primarie direttrici dovranno caratterizzare un processo trasformativo finalizzato a garantire un progetto di valorizzazione e promozione turistica del Paese allo scopo di allungare la stagione. Quelle indicate non sono futili priorità, bensì concreti aspetti che arrecano difficoltà nel funzionamento della vita di tutti i giorni e durante la bella stagione agli ospiti.

Se dunque non si affronteranno tali problemi “madre” non si riuscirà mai a cambiare il volto di Cariati. Insomma, in un contesto territoriale afflitto da gravi ritardi sul piano dell’agibilità funzionale, serve un impegno serio anzitutto dei prossimi amministratori, ma anche di chiunque abbia proposte concretamente realizzabili. 

Nicola Campoli

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