Cariati, grazie per l’emozioni. Pensiamo a una crowdfunding civico! 

Forza Cariati e forza cariatesi il futuro è nostro

Confesso che le emozioni provate nel corso della bella serata di ieri sono state tante e di diversa natura. Inaspettata, infatti, è stata l’accoglienza che mi è stata riservata in occasione dell’iniziativa che ha “benedetto” il riavvio dell’antico orologio della Torretta civica della Concattedrale di San Michele Arcangelo. Un momento semplice e ricco di tanto affetto e sincerità. É stato particolarmente piacevole vedere un comunità entusiasta per il ripristino dell’orologio, perché segni finalmente il rilancio di Cariati.  Supero per non ripetermi a piedi pari i ringraziamenti che ho già rivolto nel corso dell’appuntamento e ritorno brevemente solo su alcuni passaggi del mio intervento serale. 

Mi sono innamorato del progetto per due ordini di motivi. Il primo è la valenza storica e artistica della Torretta che ho scoperto grazie all’accurata e approfondita opera di ricostruzione, fatta in una delle sue tante opere, dal puntuale e amorevole professore Franco Liguori, inestimabile patrimonio di conoscenze storiche e artistiche di Cariati. Il secondo per quanto l’orologio ha segnato in modo profondo nella memoria storica di tante generazioni di cariatesi, qualcosa dal significato indelebile. Dopo la “piccola” iniziativa civica ho raccolto piacevoli attestazioni di soddisfazione da parte sia di cariatesi che di turisti, che mi hanno portato a riflettere su un eventuale prossimo obiettivo comune. La circostanza mi ha reso più felice della realizzazione in se dell’iniziativa, perché era proprio questo l’obiettivo principale che volevo raggiungere. 

Far comprendere – e il terreno a Cariati è molto fertile in tale direzione – che si può recitare il ruolo attivo nello stesso tempo di cittadini e/o turisti, lungo l’alveo dell’interesse generale, contribuendo, altresì, a un miglioramento della qualità di vita della propria comunità. In fondo, sto parlando del significativo connubio cittadini e istituzioni, uniti per promuovere e finanziare insieme progetti di utilità sociale, come ad esempio la salvaguardia dei beni storici artistici o il recupero di aree dismesse da destinare a scopi pubblici. Si tratta di un filone ben gettonato specialmente nelle piccole comunità. Parlo del “crowdfunding civico”, una tipologia di raccolta fondi partecipata, che nasce grazie alla collaborazione pubblico-privato e sempre a servizio della comunità.

Mi farebbe piacere, tuttavia, che il Sindaco e la sua Giunta pensassero a un mini progetto attorno al quale – mi offro volontario – si raccogliesse il piacere a sostenerlo di cariatesi e turisti. Sono specialmente quest’ultimi, cioè quelli che hanno casa da più di quaranta anni in Paese e restano entusiasti del luogo, che hanno il vivo desiderio da qui a un anno di vedere realizzato un progetto civico di utilità comune. Entrando nell’operatività si potrebbe attivare l’iniziativa utilizzando una delle varie piattaforme di crowdfunding, dopo aver scelto tema e obiettivo economico. Aspetto notizie! 

Infine, un appunto non certo polemico ma un tantino risentito che riguarda il mio incondizionato legame con Cariati, che purtroppo non riesco a trattenere. Chi scrive è sempre stato solo tifoso di Cariati. Per me chiunque faccia bene per la “Perla del Mare Ionio” ha il mio sostegno disinteressato. Io non sono tifoso di una o di un’altra parte politica, ma solo di chi mette in pratica l’interesse generale, che è il tema dominante del mio impegno per la comunità. Non tutti l’hanno compreso e ciò mi dispiace un pochino. Per giunta il silenzio assordante di questi giorni da parte di alcuni amici e amiche sia in modo diretto che sui social, dopo la realizzazione dell’orologio, un tantino mi pesa, ma certamente lo supero e di sicuro non porto rancore. Non fa parte della mia personalità.

Un cambio di passo una comunità lo dimostra anche quando scompaiono forme di gelosia o di protagonismo. Ritengo che a Cariati ci sia tanto da fare e si ha tanto bisogno di tutti i contributi possibili. Il mio personale augurio è che la “voce del Paese” e, quindi la “voce di Cariati”, che ambiamo tutti a interpretare, possa sempre esprimersi in modo compiuto e trovare ascolto in modo sempre più ampio. Forza Cariati e forza cariatesi il futuro è nostro e siamo tutti particolarmente orgogliosi di esserne parte attiva e protagonisti di un domani sempre migliore e con una qualità della vita al passo della società attuale. 

Nicola Campoli 

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