Fa davvero una grande differenza l’esplosione di orgoglio cariatese che si percepisce andando in giro per il paese. Un positivo sentimento che fa la differenza, garantendo una accoglienza ancora più avvolgente e calda rispetto al recente passato.
Sono bastati, infatti, alcuni iniziali e incisivi segnali della neo amministrazione comunale, per rafforzare così il desiderio di rilancio del paese che caratterizza tutti i cariatesi, nessuno escluso. Sono stato partecipe nella giornata di ieri ad una piacevolissima serata ospitata a Palazzo Chiráci, dove ha sede il Museo Civico ben diretto dalla professoressa Assunta Scorpiniti che ne ha fatto un luogo aggregante attorno all’identità cariatese.
Magistrale e come sempre ricca di particolari è stata l’esposizione, mai scontata, del sapiente professore Franco Liguori, riguardo a quelli che sono stati gli autorevoli ospiti a Cariati dal XVII al XX secolo. Un nutrito pubblico di personalità che sono passati per Cariati, descrivendone in gran parte le bellezze del posto e la inconfondibile gentilezza delle persone.
Spaccati sconosciuti e curiosi anche agli stessi cariatesi presenti, che hanno affollato e assistito con molta attenzione all’iniziativa nella sala convegni del ben allestito Museo. Al tavolo dei relatori oltre al Professore Liguori e la direttrice Scorpiniti, si sono alternati il Sindaco Minò, il Presidente del Consiglio comunale Montesanto e il Consigliere delegato alle politiche dei turismi Scarnato.
Sono sempre più convinto che esplodere il processo di identificazione, assumendo creativamente la nascita e la formazione di un luogo, quanto Cariati, ne fanno comprendere pregi e difetti, e quindi migliorarsi, passando da luogo identitario a soggetto pensante ed elaboratore di cultura. Questo è l’impegno da perseguire, puntando su di un lavoro da realizzarsi insieme e molto prezioso, che conferisce un’identità il cui importante ritorno rafforza il senso e lo spirito di comunità.
Nicola Campoli
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