Un grande successo di critica e di pubblico, ha registrato lo spettacolo teatrale “Solo una rosa”

Un grande successo di critica e di pubblico, oltre 500 gli spettatori, ha registrato lo spettacolo teatrale “Solo una rosa”,messo in onda dagli studenti dell’IPSIA-ITI di Cariati, diretto dal dirigente scolastico Gerardo Aiello,nel teatro cittadino. L’obiettivo dello spettacolo è stato quello di sensibilizzare le coscienze e nel motivarle all’impegno per una società più giusta e in misura d’uomo. Nella locandina e nell’invito, infatti, campeggia in bella evidenza la frase di Sant’Agostino.”La tua legge,Signore,scritta nel cuore degli uomini” Sulla scena si sono alternate due storie, due donne ribelle, di cui gli allievi attori hanno colto le analogie. Antigone, il celebre personaggio della tragedia di Sofocle che si rifiuta di sottostare ad una legge ingiusta, che vieta di sepellire il corpo del fratello Polinice, considerato traditore della patria, e quella di Rita Atria, la ragazza siciliana che con la sua coraggiosa testimonianza ha permesso di sgominare la cupola politico-mafiosa di Partanna. La recitazione si è avvalsa sullo schermo delle immagini filmate delle vicende giudiziarie dei magistrati Falcone e Borsellino, comprese quelle dolorose delle stragi. Grande è stata la partecipazione e la commozione del numeroso pubblico presente, come chiara la finalità di custodire la memoria e dare una testimonianza delle tante vittime della criminalità organizzata per costruire uno Stato imperniato sulla legalità e sull’etica. In tal senso, ovvero nel corrispondere all’anelito di giustizia e nell’assecondare la voce della coscienza, è parsa, a tutti i presenti nel teatro,indovinata la sovrapposizione del tempo antico al presente e l’attualizzazione del dramma di Antigone attraverso quello di Rita Atria. Lo spettacolo, che ha letteralmente avvinto gli oltre 500 spettatori, ha preso l’avvio con la leggenda di Caloprese, raccontata dal docente Rocco Taliano Grasso, ideatore dello spettacolo, in collaborazione con la prof. Raffaela Affabile, il prof. Antonio Trento e la maestra di canto e ballo Scina Sigliano. ”Caloprese, ha spiegato il docente Taliano, è il simbolo di una terra, la Sicilia, ricca di bellezza e cultura, come il Sud Italia che, vivendo negli abissi marini,scopre che l’Isola si regge su tre colonne,di cui una sta per crollare. Così egli non riemergerà mai più, sacrificherà la sua vita abbracciato a quella colonna.Con lui Falcone, Bors ellino. Libero Grasso, Mimmì Casserà,Peppino Impostato, Giorgio Ambrosoli, Rita Atria e tanti altri e tutti gli agenti delle scorte massacrati vigliaccamente dalla mafia, interpreti, come Antigone,di una concezione più alta della legge e dell’uomo che risale agli dei stessi e che nessuna prepotenza può estinguere”. Il dirigente scolastico, Gerardo Aiello, ha esternato agli studenti attori il suo più vivo compiacimento per l’impeccabile rappresentazione teatrale, che ha letteralmente avvinto il numerosissimo e variegato pubblico presente.

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