Il consigliere di minoranza Tommaso Critelli, polemizza pesantemente nei confronti della maggioranza e del Sindaco.

Tommaso Critelli, del gruppo consiliare di opposizione – Fai vincere Cariati – ricevuta la convocazione dell’Assise cittadina, polemizza pesantemente nei confronti della maggioranza e del Sindaco, in particolare. Esordisce affermando che “Molti Comuni sono stati devastati dalle calamità naturali, grazie a Dio, il nostro è stato risparmiato ma, nonostante ciò, non è scampato alle devastazioni e al saccheggiamento (finanziario), per la gestione allegra e scellerata, in maniera continua e perpetua di Filippo Sero e della sua Armata Brancaleone”. L’esponente della minoranza – costata che – “Da oltre sette anni ha portato questo paese al fallimento finanziario: ormai mancano i servizi primari (acqua, illuminazione, strade dissestate e gestione dei rifiuti), anche se il Sindaco, nelle dichiarazioni ufficiali nega la realtà”. “Per il 17 del corrente mese, hanno convocato il Consiglio Comunale, in prima convocazione, ma – assicura Critelli – non si terrà, perché non si presenteranno in aula, poiché la maggioranza non ha il numero legale, per approvarsi i punti all’ordine del giorno, per cui sposteranno l’approvazione del bilancio in seconda convocazione al 19, in quanto hanno i numeri per farlo”. L’esponente di Fai vincere Cariati si chiede “Fino a quando questa farsa? Sicuramente, come gli altri anni, sarà un bilancio falsato, taroccato e non veritiero, tutto ciò porterà, ancora una volta, all’aumento dei debiti da parte del Comune, che andranno a pesare sui bilanci delle singole famiglie, che pagheranno i danni prodotti dalla peggiore amministrazione che Cariati ha mai avuto”. “Io credo – conclude amareggiato e deluso il consigliere Critelli – che l’arroganza, la prepotenza, le facce di bronzo non conoscono il senso del pudore, ne tantomeno la vergogna. Ma chi ha il dovere di controllare l’operato di questa amministrazione comunale e non lo fa, si rende corresponsabile della devastazione e dei danni che sono stati prodotti a questo paese e ai suoi cittadini”.

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