Un 15enne, nascosto tra le auto di una una bisarca, viene scoperto dopo aver percorso 800 Km, dalla polizia Stradale.

Non è certo stata la prima volta e ne che sarà l’ultima. Ma, apprendere tali notizie fa riflettere. Ieri, una bisarca carica di auto, di quelle che ogni automobilista incrocia abitualmente su strade statali e autostrade, è partita dalla Calabria diretta in Toscana. Non si sa come, ma per 800 chilometri, a far compagnia alle auto, c’è stato un giovanissimo egiziano, incastrato sotto l’intercapedine esterna. Un 15enne, forse letteralmente, salvato nella sua generosa incoscienza, quando oramai era allo stremo delle sue forze, da alcuni agenti della sottosezione A1 della Polizia Stradale di Cassino. Gli stessi poliziotti erano stati sollecitati da un turista straniero che alla guida del suo camper, aveva notato la presenza di una persona le cui gambe sporgevano dalla parte posteriore del tir, dove c’è il tubo di scappamento. Il conducente del mezzo, una volta fermato dalla Polstrada, si è precipitato sul retro e con grande sgomento ha visto che nella parte più nascosta dell’automezzo c’era, appunto, un uomo, anzi un ragazzino. Infreddolito, affamato, disidratato e, soprattutto, provato dal lungo viaggio. Il 15enne è stato subito rifocillato, condotto nel più vicino ospedale per gli accertamenti di rito e poi trasferito in una casa-famiglia di Pontecorvo. Ha raccontato di essere arrivato in Calabria, a bordo di una vecchia carretta del mare, e che era diretto in Toscana, dove sembra ci fossero alcuni suoi parenti. Dobbiamo sicuramente essere contenti del lieto fine della vicenda, ma, comunque, molto addolorati per quello che quotidianamente in tema immigrazione si legge e si apprende. Nicola Campoli

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