il consigliere Arcuri boccia il bilancio

CARIATI – “La situazione contabile e finanziaria del comune merita un’approfondita riflessione da parte di tutta la classe dirigente politica cariatese”. È l’amara riflessione del neo consigliere di minoranza, Antonio Arcuri, subentrato, meno di un mese fa, al dimissionario capogruppo della Lista per Cariati, Alfonso Cosentino. A parere di Arcuri “le continue inadempienze più volte contestate dalla Corte dei Conti; la deficitaria situazione di cassa che ha rallentato i pagamenti a favore dei prestatori di opere e/o servizi, ed il sempre più dilagante fenomeno delle spese sostenute dagli Uffici senza la necessaria copertura finanziaria, rischia di mettere in ginocchio l’intera economia cariatese”. Parole scolpite nella pietra quelle di Antonio Arcuri, il quale lamenta ritardi ingiustificati in ordine a precisi doveri istituzionali codificati dalla norma: “Ad oggi, ancora, non ci è stata data la possibilità di discutere in consiglio il “conto consuntivo 2009”, nonostante i termini di legge siano abbondantemente scaduti il 30 Aprile 2010. Siamo dinanzi ad una palese violazione delle prescrizioni giunte dalla magistratura contabile che, esplicitamente, invitava al rispetto delle prescrizioni”. A questo punto, il consigliere di minoranza, una volta discussa la manovra finanziaria nella sede deputata, ritiene necessario “analizzare con tutti i cittadini, le associazioni ed i partiti politici, le varie componenti del bilancio comunale per metterne a nudo le “debolezze” e trovare le soluzioni necessarie al rilancio dell’Ente”. Arcuri ha “l’ambizione di lavorare al rafforzamento concreto dell’immagine della città attraverso una politica di risanamento economico che va principalmente nell’interesse delle piccole e medie imprese, le quali rappresentano la spina dorsale della nostra economia, ed a cui riteniamo vadano pagati in tempi brevissimi le somme dovute, per evitare che la crisi già stringente diventi fatale per i più deboli”. Intanto Arcuri ha giè esternato al sindaco Filippo Giovanni Sero tutte le sue perplessità “sui metodi usati da questa maggioranza in materia economica e finanziaria”. Ma alla critica, aspra, ha offerto piena disponibilità (“concreta e non di facciata”) per “avviare un confronto istituzionale e trovare delle soluzioni che possano risolvere definitamente gli “storici problemi strutturali ” che ultimamente si sono acuiti e che potrebbero portare alla degenerazione dell’intero equilibrio finanziario”.

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