■Antonio Loiacono
In un comunicato ufficiale, Pasquale Tridico, eurodeputato e voce autorevole del Movimento 5 Stelle in Europa, ha espresso una ferma condanna alla nuova Commissione Europea, definendola “la peggiore che ci potesse capitare”. Le sue parole mettono in evidenza non solo una critica alla composizione ed agli obiettivi della Commissione, ma sono anche un monito sui rischi che questa nuova maggioranza potrebbe rappresentare per il futuro dell’Unione.
Secondo Tridico, la Commissione si presenta come “debolissima” perché sostenuta da una maggioranza eterogenea ed instabile, definita “un contenitore di tutto e il contrario di tutto”. L’eurodeputato sottolinea che la fragilità politica sarà evidente già al primo voto importante, un segnale già anticipato dai numeri: l’elezione della nuova Commissione ha ottenuto meno voti rispetto a quelli assegnati alla Presidente Ursula von der Leyen lo scorso luglio.
Questa mancanza di coesione interna evidenzia, per il M5S, un rischio concreto di paralisi decisionale e di conflitti tra le diverse anime della maggioranza, che spaziano dai popolari ai conservatori, fino ai nazionalisti.
Un altro elemento centrale della critica è il ruolo sempre più rilevante del gruppo dell’ECR (Conservatori e Riformisti Europei), per la prima volta rappresentato da un Vicepresidente della Commissione. Questo cambiamento è percepito come una “svolta a destra” dell’Europa, con l’apertura a nazionalisti e conservatori che, secondo Tridico, avrebbe anche sottratto voti alla stessa von der Leyen.
Questa deriva, sostiene il M5S, non rappresenta solo un cambio di posizionamento politico, ma un allontanamento dai principi progressisti ed inclusivi che l’Europa dovrebbe perseguire.
Nel cuore del comunicato, la delegazione del Movimento 5 Stelle lancia un’accusa precisa agli obiettivi programmatici della nuova Commissione, descritti come “votati all’austerity, al bellicismo sfrenato, al nucleare ed alla difesa dei privilegi delle lobby”.
Queste scelte, secondo il M5S, rappresentano un ritorno al passato più cupo dell’Unione Europea, quando le politiche di austerità hanno alimentato le disuguaglianze e le tensioni sociali. L’accusa di “bellicismo sfrenato” evidenzia, invece, il timore per un’Europa sempre più militarizzata e meno incline alla ricerca di soluzioni diplomatiche per i conflitti internazionali.
Sul piano sociale ed economico, Tridico ed i suoi colleghi evidenziano l’assenza di misure concrete per affrontare le crisi in settori strategici come l’automotive o per aumentare i salari dei cittadini europei. Al contrario, la Commissione sembra ignorare le priorità legate alla giustizia sociale, alla transizione sostenibile ed al benessere dei lavoratori.
Il comunicato si conclude con una dichiarazione di appartenenza e di coerenza politica: i “veri progressisti”, affermano gli eurodeputati del M5S, “sono orgogliosamente all’opposizione”. Questo posizionamento rivendica un ruolo di vigilanza e di contrasto verso politiche che, a detta loro, rischiano di danneggiare i cittadini europei e i principi fondamentali dell’Unione.
Le dichiarazioni di Tridico aprono ad una riflessione più ampia sul futuro dell’Unione Europea e sulle sfide politiche che la attendono. La polarizzazione tra destra e progressisti rischia di aumentare, mentre il consenso fragile della nuova Commissione potrebbe ostacolare decisioni cruciali in un momento storico di grande incertezza.
L’opposizione del Movimento 5 Stelle si candida a rappresentare una voce critica ma propositiva, con l’obiettivo di riportare al centro del dibattito i temi della pace, della giustizia sociale e della sostenibilità. Il cammino, però, si preannuncia arduo, in un contesto politico sempre più frammentato e complesso.
Views: 52
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.