Scalo ferroviario di Sibari: un’esperienza sconcertante

Il viaggio da Scala Coeli allo scalo ferroviario di Sibari, situato ad oltre 50 chilometri dal Comune jonico, potrebbe rivelarsi un’esperienza più complicata di quanto ci si aspetti. La stazione ferroviaria, pur essendo l’unico snodo ferroviario più vicino per i residenti del centro collinare jonico, presenta sfide significative che vanno al di là del già complicato percorso su strada fino all’antica città greca.

Tuttavia, la realtà che si presenta ai viaggiatori ed agli accompagnatori provenienti dai Comuni dell’entroterra del Basso Jonio cosentino e che desiderano usufruire dei convogli diretti al “Nord”, è ben lungi dall’essere agevole, soprattutto nelle ore notturne o al mattino presto.

La mancanza di servizi essenziali come bar e toilette pubbliche rende l’esperienza dei passeggeri estremamente scomoda, se non addirittura inaccettabile. L’assenza di illuminazione e l’abbandono totale dell’area circostante la stazione creano un ambiente poco sicuro e poco invitante, dove i passeggeri si trovano costretti a gestire le proprie necessità fisiologiche in condizioni di disagio e insicurezza.

Arrivare alla stazione di Sibari, nelle ore più tarde o all’alba, può essere un’esperienza sconcertante. La mancanza di strutture di base crea disagi considerevoli per coloro che cercano di usufruire dei convogli che collegano l’antica città greca con il resto della penisola. L’assenza di bar aperti e toilette accessibili, mette i viaggiatori in una situazione scomoda e spesso impraticabile.

Una volta giunti alla stazione, la mancanza di tali servizi essenziali rende il tempo di attesa un’esperienza desolante. Senza bar per ristorarsi o toilette pubbliche per le necessità più basilari, i viaggiatori si trovano nell’obbligo di affrontare il buio e cercare angoli nascosti per soddisfare i bisogni corporali. Un’atmosfera di abbandono totale si diffonde, contribuendo a un’immagine poco accogliente della stazione di Sibari.

Questa situazione evidenzia una carenza significativa nell’infrastruttura e nei servizi di trasporto pubblico nella regione, mettendo in luce la necessità di un intervento immediato da parte delle autorità competenti. I viaggiatori e i residenti locali meritano un’esperienza di viaggio sicura, comoda e dignitosa, soprattutto considerando l’importanza storica e culturale della Calabria.

È essenziale che vengano adottate misure per migliorare l’accessibilità e la fruibilità della stazione ferroviaria di Sibari, garantendo la presenza di servizi di base come bar, toilette e un’adeguata illuminazione, specialmente nelle ore notturne e nelle prime ore del mattino. Inoltre, si rende necessario promuovere un maggiore sviluppo infrastrutturale e un’attenzione più accurata alle esigenze dei viaggiatori, al fine di creare un ambiente accogliente e funzionale per tutti coloro che utilizzano la stazione.

L’isolamento e l’abbandono della stazione ferroviaria di Sibari rappresentano una sfida che richiede un’immediata azione da parte delle istituzioni competenti.

È evidente che la stazione ferroviaria di Sibari necessita di miglioramenti significativi per rispondere alle esigenze dei viaggiatori e degli accompagnatori. La mancanza di strutture di base non solo rende difficile il viaggio, ma contribuisce anche a un’immagine negativa della stazione e della zona circostante.

Affrontare questi problemi richiede un impegno serio da parte delle autorità competenti e degli enti locali. Investire in infrastrutture essenziali, come bar e servizi igienici pubblici, non solo migliorerebbe l’esperienza dei viaggiatori ma contribuirebbe anche a creare un ambiente più accogliente per chi utilizza i servizi delle RFI!

Solo attraverso un impegno concreto nell’ottimizzazione dei servizi e delle infrastrutture sarà possibile garantire un’esperienza di viaggio soddisfacente e sicura per tutti i cittadini e i visitatori che desiderano esplorare la nostra affascinante regione.

È tempo di fare chilometri e chilometri (!) di progresso per garantire che la stazione di Sibari possa crescere davvero e diventare una destinazione più accogliente per i viaggiatori.

ANTONIO LOIACONO

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