riserbo sugli esiti dell’autopsia di Massimo Bevacqua, il docente universitario, di Rossano.

C’é ancora uno stretto riserbo degli inquirenti tunisini sugli esiti dell’autopsia di Massimo Bevacqua, il docente universitario, originario di Rossano, trovato senza vita nella sua abitazione di Sidi Bou Said, a Tunisi. Il delitto è avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 febbraio all’interno del piccolo appartamento che Bevacqua occupava non lontano dal centro della capitale tunisina. Si ipotizza che Bevacqua sia stato ucciso. Il fratello del docente, presente in loco, ha anche chiesto che all’autopsia potesse assistere un perito di parte in rappresentanza della famiglia, ma la richiesta non è stata presa in considerazione dalle autorità tunisine. Al fratello della vittima sarebbe stato impedito di entrare nell’abitazione del congiunto per recuperare i suoi effetti personali. Bevacqua, noto arabista, era professore di lingua italiana all’Università di Cartagine e all’Istituto italiano di cultura della capitale tunisina. In Italia insegnava lingua araba con un incarico a contratto alla Facoltà di Lingue e culture straniere di Urbino.

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