RIEQUILIBRIO RIMODULATO IN BASE AL “SALVA IMPRESE”

Il piano di riequilibrio finanziario va rimodulato alla luce degli effetti del Decreto 35 “Salva Imprese” e, quindi, dell’intervenuto pagamento di cospicui debiti pregressi da parte dell’Amministrazione Comunale. Di questo si occuperà il prossimo consiglio comunale convocato per domani MERCOLEDÌ 16 e per LUNEDÌ 21 OTTOBRE rispettivamente in prima e seconda convocazione. La richiesta al Prefetto di sciogliere l’assise civica è pertanto priva di fondamento perché il riequilibrio è già contenuto nella delibera 19 del 2013 di approvazione del riequilibrio pluriennale, al vaglio della Corte dei Conti. La maggioranza resta solida, compatta e impegnata trovare soluzioni. È quanto dichiara il Sindaco Filippo SERO ritenendo doveroso fornire delle precisazioni rispetto alla solita campagna di disinformazione che, a suo dire, sarebbe stata nuovamente imbastita dai gruppi consiliari di minoranza, nel tentativo di continuare ad approfittare, così come fanno dall’esito delle amministrative del 2011, della grave situazione economica locale, al pari di quella nazionale, per ragioni di mero calcolo politico-elettorale. È di tutta evidenza – aggiunge il Primo Cittadino – che la rideterminazione del piano di riequilibrio dovrà tenere conto, ad esempio, dell’estinzione dei residui passivi nell’ammontare dei debiti già pagati dal Comune in base alla prima tranche di 2.600.000 Euro erogata questa estate per effetto del Decreto 35 “Salva Imprese”. Così come dovrà tenere conto dell’intero importo riconosciuto al Comune di Cariati, pari ad Euro 5.600.000 circa, per il quale è stata richiesta l’anticipazione e che dovrebbe avvenire entro un mese. Per ciò che concerne, poi, la facoltà riconosciuta a tutti i consiglieri di disertare l’assise consiliare, come chiara determinazione politica, non si capisce – continua SERO – in base a quale misterioso codice di condotta questo comportamento e questo strumento di azione politica ed amministrativa sarebbe un momento di legittima e nobile resistenza democratica se esercitato dalle minoranze mentre diventa pratica antidemocratica se a fruirne sono i consiglieri di maggioranza. Così come questi ultimi hanno fatto in occasione delle due ultime sedute del 5 e dell’8 ottobre scorsi, tra l’altro con una motivazione forte e documentata: la proposta di rimodulazione era stata infatti depositata in segreteria soltanto nella mattina del 4 ottobre, cioè meno di 24 ore prima del consiglio nonché priva del necessario parere del revisore dei conti. In merito, inoltre, alla richiesta di scioglimento del consiglio comunale ripetutamente avanzata dalle minoranze, e da ultimo a seguito della sentenza del Tar Calabria che annulla la Delibera 63 del 2012 di approvazione del riequilibrio di bilancio, il Prefetto di Cosenza non deve fare alcunché – sostiene il Sindaco – atteso che quel riequilibrio è contenuto nella Delibera 19 del 2013 di approvazione del riequilibrio decennale, che perverrà, in ultimo, come previsto dalla legge, al vaglio della Corte dei Conti. Del resto – spiega SERO – è a tutti noto che quest’ultimo strumento straordinario (l’approvazione del riequilibrio pluriennale) è stato previsto dal legislatore nazionale con l’obiettivo dichiarato di offrire un ausilio concreto agli enti locali in questa fase di crisi finanziaria diffusa, non esclusiva del Comune di Cariati. Se – prosegue il Sindaco – dovessimo ricevere pareri negativi dalla Corte dei Conti e dal Ministero degli Interni non escludiamo, così come non abbiamo escluso, il dissesto. Avevamo ed abbiamo – continua – un approccio graduale e responsabile all’ipotesi di dissesto. Non ne abbiamo mai fatto mistero. Anzi, è proprio con questo metodo e con questo approccio che si spiega lo sforzo della Giunta nella direzione di contenere, nel grave momento di crisi che stanno vivendo tutti i comuni italiani, gli effetti negativi sulle famiglie, i cittadini e le imprese. Da un punto di vista strettamente politico – conclude SERO – pur nelle difficoltà quotidiane che affrontiamo, la maggioranza che sostiene l’Esecutivo resta solida, compatta ed impegnata nelle ricerca di soluzioni nell’interesse generale e del risanamento economico e funzionale dell’ente. – (Fonte: MONTESANTO SAS Comunicazione & Lobbying).

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