
DI MARCO TOCCAFONDI BARNI
Argentina – Croazia = 3 – 0 (34° L. Messi (R), 39° e 69° J. Álvarez)
– La pelota siempre al diez. Valeva 40 anni fa con Diego, vale oggi con Leo.
E’ stata una semifinale senza storia quella tra Argentina e Croazia, una nazionale che tra l’altro ha macchiato la sua vittoria con il Brasile vergognosamente, cantando canzoni che celebrano i campi di sterminio del nazismo. Domina l’ Albiceleste,eccezion fatta per i primi 20 minuti, soprattutto grazie a quei due: Messi e Álvarez.
Ma una volta superato il giro di boa è stato un errore quasi inspiegabile, una svista dei due centrali croati, ad aprire le porte all’ altro uomo del match, Julian Álvarez, che subito dopo un’ imbucata in area di rigore viene atterrato da Livakovic. Per quel poco d’ Italia che c’è in campo a questi Mondiali, l’ottimo direttore di gara Orsato, non ci sono dubbi: rigore.
A questo punto la storia e un intero paese sono sulle spalle di una pulce, Lionel Messi, che dal dischetto non tradisce e con un penalty perfetto , di quelli che non prendi mai, fredda l’ estremo difensore croato. Per lui è addirittura l’ undicesimo gol in un Mondiale, così da staccare Batistuta diventando il miglior marcatore dell’Argentina nella storia della Coppa Fifa. Passano altri 5 minuti e al 39° l’ Albiceleste trova il raddoppio grazie a una ripartenza favorita da un fortunoso rimpallo, stavolta con Julian Álvarez.
L’Argentina chiude dunque il primo tempo della semifinale ben due gol sopra agli avversari.
La ripresa inizia con una Selecciòn con il freno a mano volutamente tirato, perché attende gli avversari al varco, cioè al limite della propria area. Allora permette alla Croazia di giocare nella propria metà campo, in modo da sfruttare al meglio le ripartenze. E’ una tattica che dà i suoi frutti, infatti verso la metà della ripresa arriva il definitivo 3-0. Il re ssale sul trono. E’ un’ azione clamorosa del miglior calciatore vivente, Messi, che sulla destra “slalomeggia”, sembra quasi sugli sci anziché sui tacchetti, ne fa fuori tre, poi entra in area e serve al bacio l’attaccante del Manchester City, Álvarez, che ovviamente da lì non puo’ sbagliare.
Finisce così: tre reti a zero. Ora l’ Argentina e il suo campione più meraviglioso all’ appuntamento con la storia domenica, per la sesta finale ai Mondiali. Ad attendere Francia o Marocco.
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