MONDIALI. CROAZIA STUPOR MUNDI, LA BANDA MESSI VA E SALVA IL SUDAMERICA

Marco Toccafondi Barni


Croazia – Brasile = 1-1 (5-3 dcr) (116° B. Petkovic, 105° +1° Neymar)

– I Mondiali non finiscono mai e stupiscono sempre. E’ la grande bellezza del calcio e di questo incredibile torneo: la Croazia all’ ultimo secondo manda a casa il Brasile. Sì, forse il favorito insieme alla Francia per la vittoria. Era pur sempre contro i vice campioni del Mondo in carica.

E’ la dea bendata che alla fine, come spesso capita nella vita o nel pallone, gioca le sue carte. Dopo un primo tempo in una gara bloccata, nella quale entrambe le squadre avevano giocato bene, si era fatta noiosa. Il Brasile dal 20° minuto in poi ha fatto la partita, crescendo piano piano, tuttavia i croati hanno via via esaltato un collettivo più compatto rispetto ai brasiliani e talvolta persino abile a sfruttare le poche occasioni capitate. Per contro i brasiliani hanno vivacchiato per tutto il primo tempo grazie soltanto a qualche iniziativa individuale e niente più.

Nella ripresa il tran tran non cambia, ma è nei minuti di recupero del primo supplementare che l’uomo simbolo dei verdeoro, ovviamente  Neymar, decide di inventare e quindi la sblocca grazie ad un’ azione corale bellissima: un eccezionale assist di Paqueta completa un’ azione strepitosa dei brasiliani: “O Nei” dribla con grande freddezza l’ottimo Livakovic ed è uno a zero per il Brasile. La palla al centro.

Sembra finita, perché con la grande qualità dei brasiliani nel tenere palla sinceramente la Croazia non pare in grado di riprendere il match in soli 15 minuti. E’ proprio allora che entra in campo la “Magia Mundial”, quel misterioso Dio del calcio evocato dal grande Ken Loach nei suoi film, capace di trasformare e mettere l’uno di fronte all’ altro una stella di assoluta grandezza come Neymar e un eroe quasi casuale quale Petkovic. Quest’ ultimo compie un tiro invero senza grandi pretese, ma trova due ex giallorossi, delle vecchie conoscenze del calcio italiano, Marquinhos e Alisson, che cambiano un destino apparentemente scontato. Il primo con una certa dose di sfortuna devia il pallone, che il portiere brasiliano vede girare un po’ in ritardo. E’ l’insperato pareggio croato, a pochi minuti dai rigori. Dal dischetto nessun croato sbaglia, perfetti e da scuola calcio i penalty di Modric e Orsic, mentre tra i verdeoro sbaglia il giovane Rodrygo. Impresa croata e Brasile a casa.

Olanda – Argentina = 2 -2 ( 35° N. Molina, 73° L. Messi (R), 83° W. Weghorst, 90° + 11° W. Weghorst ) 3-4 (dcr)

– Cardiopalma albiceleste. Sì, perché è stata una partita quasi incredibile quella tra Argentina e Olanda. Sembrava fatta per Messi & Co. , che infatti vanno addirittura in vantaggio di 2 gol a zero, grazie alle reti di Molina, servito splendidamente dal capitano e poi allo stesso Messi su calcio di rigore.

Il tutto dopo una prima frazione di gioco dove l’Olanda aveva sì fatto un ottimo possesso palla, però senza mai rendersi veramente pericolosa. All’ improvviso Messi immagina ed è subito gol, grazie a un inserimento di Molina che, al 35 ° minuto, rompe l’equilibrio. Si va al riposo sull’1-0, poi un rigore forse u po’  ingenuo dei tulipani sembra mettere la partita definitivamente in archivio: Messi trasforma ed è 2 a 0. Siamo ormai a un quarto d’ora dalla fine. Ma in un Mondiale nulla è come sembra, infatti nel giro di pochi minuti, complice anche un recupero mostruoso, al 101° l’ Olanda pareggia grazie a un abile trucco su punizione usato tanti anni fa anche da Veron e Javier Zanetti, cioè dagli stessi argentini.

A quel punto è una situazione che l’ Argentina ha già vissuto tante volte: la squadra forse più talentuosa del mondo è anche quella più sprecona e come al solito dilapida tutto ciò che costruisce. La delusione è massima, dal Qatar a Buenos Aires. Tutto da rifare, si va ai tempi supplementari, quando addirittura Enzo Fernandez colpisce un palo clamoroso proprio allo scadere. La Seleccìon merita e lo sa, va ai rigori abbastanza sicura di sé e infatti li vince, salvando così anche il Sudamerica in questi Mondiali. Ora sarà una semifinale che sarebbe potuta essere epica e unica se soltanto il Brasile avesse fatto il suo, invece sarà Argentina – Croazia. Messi, il più grande calciatore del pianeta, sa che le prossime 2 partite saranno decisive per lui, per l’ Argentina, per la storia e per come il resto del mondo vede il paese situato alla sua fine.

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