Le altre notizie che passano inosservate al tempo del COVID-19

liberazione a Barmako in Mali del giovane italiano Luca Tacchetto e della sua compagna la canadese Edith Blais

È inutile dire che il terribile virus COVID-19 domina le nostre lunghe e stressate giornate.

Tutto quello che, prima della preoccupante onda della pandemia, per ciascuno rappresentava la normalità, sembra essersi oggi completamente eclissato.

Mi riferisco agli impegni, usi e gesti che caratterizzavano le nostre sempre più caotiche giornate.

Anche il mondo della comunicazione ormai è dedicato quasi per intero alle cronache, su quanto di grave sta dominando il nostro Paese e il resto del mondo.

Inevitabilmente una notizia, che in altro periodo avrebbe occupato in gran parte i mass media, è passata quasi inosservata.

Mi riferisco alla liberazione a Barmako in Mali del giovane italiano Luca Tacchetto e della sua compagna la canadese Edith Blais.

La coppia era stata rapita nel dicembre del 2018 in Burkina Faso e per quindici mesi è stata nelle mani del banditi jihadisti dell’Africa centrale.

I sequestrati sono stati trattati bene. Venivano nutriti regolarmente.

Solo in un’occasione sono stati minacciati: quando lo scorso settembre la coppia ha tentato di fuggire ed è stata ripresa.

Sembra che i carcerieri non hanno mai parlato di riscatto, da parte italiana e canadese.

La notizia dobbiamo dire ha fatto tanto piacere nonostante il terribile periodo. La disavventura, quindi, è stata a lieto fine.

Ovviamente gli ostaggi non sapranno mai fino in fondo come siano andate le cose sulla loro liberazione, ma questo adesso importa molto poco.

Nicola Campoli

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