Su 100 intervistati, solo il 40% ammette di usare il preservativo; il resto non lo ha mai usato; solo uno ha effettuato il test dellHIV e per la maggior parte di loro lunica malattia sessualmente trasmissibile è lAIDS. Niente di più sbagliato! Confusione, disinformazione, cattiva educazione alla sessualità ed un pizzico di tabù. Ecco quanto emerso dalla campagna di sensibilizzazione IMPARA LABC che lAREA V GIOVANI del comitato locale della Croce Rossa Italiana ha portato in unaffollata Piazza Bernardino Lefosse, allo scalo, la scorsa domenica sera. A darne notizia è la delegata Mariateresa SCURA, che ringrazia il gruppo giovani della CRI per il contributo prezioso dato per l’ottima riuscita della campagna. Con lei cerano Natale Antonio SAPIA, Cataldo ZITO, Alida NIGRO, Pierpaolo PIRO, Emanuela TONON, Francesco GALLINA, Antonella MINGRONE, Antonio GRAZIANO, Simone SCALISE, Luigi VULCANO, Simona DICIATTEO e Martino CRUCELI. Liniziativa è stata organizzata in collaborazione con GG Eventi di Giuseppe GRECO che ha messo a disposizione gli stand per la Croce Rossa. Dai 12 anni in su, fino agli over 50. Sono 100 i soggetti ai quali i volontari della CRI, con il supporto medico del Dott. Franco PONTIERI, responsabile del reparto di anatomia patologica del nosocomio rossanese, ha somministrato il test anonimo. Condom in omaggio per chi si è prestato alliniziativa di informazione e sensibilizzazione. Preservativo, questo sconosciuto. Almeno finché si parla di giovanissimi. I risultati raccolti fotografano questa situazione. Per quanto riguarda i giovani dai 12 ai 25 anni, di cui il 40% circa di sesso femminile e il 45% maschile), il 40% ha confessato di non aver mai usato il condom; il 45%, sì. Hai mai fatto il test dell’ HIV? Solo 1 ha risposto positivamente. Rileggendo i test riposti nellurna, l’HIV e l’ AIDS, per il 10% sono la stessa cosa, mentre per il 50% circa sono differenti; gli altri non sanno se ci sia differenza o meno. Si parla sempre di giovani. La metà di loro ha indicato nelle risposte l’AIDS come unica malattia sessualmente trasmissibile; il 15% circa conosce, oltre all’AIDS, altre patologie che si possono trasmettere tramite rapporto sessuale come il papilloma virus, lepatite, la candida, la sifilide e la gonorrea. Il dato più preoccupante è che il 20% non ne conosce nessuna. Morale della favola. La maggior parte dei giovani è questa la traduzione dei test pensa che il preservativo serva solo ad evitare gravidanze indesiderate: non conoscono rischi e pericoli che potrebbero derivare dallavere rapporti non protetti. Diversa è invece la situazione per gli intervistati di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Tutti, almeno una volta, hanno usato il condom. Una buona parte ha fatto il test dell’HIV e conoscono quali sono le malattie sessualmente trasmissibili.Quel che è certo è che serve maggiore informazione. Prossima tappa: LUNGOMARE. Visto il successo delliniziativa promossa dalla CRI, si replicherà questestate, la campagna di sensibilizzazione affiancando il tema affrontato a quello della prevenzione dellabuso dellalcool tra i giovani. – (Fonte: MONTESANTO SAS Comunicazione & Lobbying).
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