Cariati: una parola per i bambini … nulla nei programmi dei tre Sindaci 

Un proposta. Favorire la costituzione del Consiglio Comunale dei Bambini

In nessun programma dei tre candidati a Sindaco si fa accenno al popolo dei bambini, come se a Cariati non ci fossero. Eppure il Paese per fortuna pullula di bambini e bambine di ogni età ed anche con qualche presenza di extra comunitari. 

Sarebbe importante che il prossimo Primo inquilino di Palazzo Venneri pensasse a come allevare al meglio questo “pezzo” significativo della società cariatese, attraverso luoghi e progetti formato famiglia. 

Del resto, la creatività dei piccoli cariatesi va alimentata e coltivata in tutte le sue mille direzioni, pensando, ad esempio, a spazi accessibili e sicuri.

Ci piacerebbe vedere bambine e bambini muoversi liberamente e in autonomia, senza pericoli e pronti a sentire loro il territorio e sviluppare così lo spirito identitario. 

Alle ragazze e ragazzi la pandemia ha fatto comprendere il valore del “noi”. Li ha sollecitati a guardare oltre la propria individualità, a sentirsi parte di una comunità più grande. Insomma, la condizione di solitudine sperimentata da tanti ragazzi ha lasciato talvolta delle tracce che vanno cancellate, recuperando il valore della vita sociale a scuola e altrove.

I bambini vanno riconosciuti come interlocutori, perché credendo in loro e aiutandoli a crescere liberi e autonomi viene fuori naturalmente una comunità più moderna e al passo con i tempi. Se si è convinti di questa direzione un cambiamento è necessario ed in questo i bambini possono aiutarci. Bisogna, però, essere disposti e capaci di ascoltarli. 

Un proposta. Favorire la costituzione del “Consiglio Comunale dei Bambini” che è un organismo di partecipazione con lo scopo di educarli ad essere cittadini protagonisti della propria città. Un luogo di incontro per esprimere le loro opinioni, confrontare le loro idee, discutere liberamente nel rispetto delle regole.

Il mini Consiglio è la sede dove i ragazzi elaborano proposte per migliorare la comunità in cui vivono, collaborano a prendere decisioni importanti che interessano il loro territorio, cercano soluzioni a problemi che li riguardano. 

Nicola Campoli 

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