CARIATI. Soddisfazione del presidente della SIPBC-Calabria per l’avvenuto sblocco del finanziamento dei lavori di restauro dell’Episcopio e della Cattedrale

 

di Franco LIGUORI, presidente Sezione regionale CALABRIA
SOCIETA’ ITALIANA PROTEZIONE BENI CULTURALI


Recentemente, su questo sito-web, abbiamo pubblicato una nostra nota, di taglio storico oltre che di denuncia, sull’annoso degrado e abbandono in cui versa lo storico Palazzo Vescovile di Cariati, chiuso com’è, da anni, in un’impalcatura degradata e fatiscente, che deturpa terribilmente non solo l’antico edificio ecclesiastico, ma l’immagine complessiva del nostro centro storico. Il nostro articolo, dettato esclusivamente dall’attaccamento sincero e disinteressato alle testimonianze storiche e culturali del nostro borgo medievale, e dal nostro impegno quarantennale di storico di Cariati, oltre che dal ruolo ricoperto (dal 2016) di presidente regionale di un’organizzazione nazionale (SIPBC-Onlus) che ha come finalità ultima quella di tutelare e proteggere i beni archeologici, artistici, architettonici, del nostro Paese, ha riscosso, sui “social”, un grandissimo numero di consensi e di approvazione, segno (confortante !) che le sorti del nostro suggestivo borgo fortificato stanno a cuore a tutti i Cariatesi e che tutti, il paese antico, vorrebbero vederlo recuperato e valorizzato, ripristinando, ove possibile, le caratteristiche storico-architettoniche ed artistiche, che lo hanno caratterizzato fino a qualche decennio addietro. La recente notizia, pubblicata su questo sito, dell’avvenuto sblocco, da parte della Regione Calabria, di 800 mila euro per i lavori di risanamento e riqualificazione del Palazzo Vescovile e della Cattedrale, e della firma della convenzione tra la Regione e la nostra Diocesi, non può che essere accolta con grandissima soddisfazione da chi scrive, il quale auspica che si proceda in tempi rapidi e utilizzando le migliori professionalità, ad avviare i lavori suddetti, con l’obiettivo di riportare all’antico splendore il seicentesco palazzo vescovile e la neoclassica Chiesa-Cattedrale intitolata a San Michele Arcangelo, che rappresentano due edifici di grande valenza storica, artistica e identitaria, per la nostra cittadina, desiderosa di riconquistare il suo ruolo di importante centro (storico-culturale, economico, artigianale, di servizi amministrativi e sanitari, turistico, balneare, peschereccio ed altro ancora…), molto appannato e diminuito negli ultimi anni.

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