BONUS BEFANA 2024: POSSIBILE ANTICIPO A DICEMBRE, UN SOLLIEVO PER LE FAMIGLIE ITALIANE?

Antonio Loiacono

Il Bonus Befana 2024, o meglio, il “grande regalo di Babbo Natale anticipato”, potrebbe arrivare prima del previsto, e stavolta lo Stato sembra aver superato sé stesso in termini di generosità. Parliamo infatti di 100 euro lordi. Sì, avete letto bene: lordi! Praticamente una cifra così significativa che potreste addirittura comprarvi… mezzo pieno di benzina, un paio di bollette scontate o, se siete fortunati, qualche panettone di marca per la tavola natalizia.

A rivelare questa novità che sta già facendo sognare gli italiani è stato il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo. Tra un sorriso e l’altro, ha sottolineato che il Bonus Befana potrebbe essere anticipato a dicembre, trasformandosi così nel famigerato “Bonus Babbo Natale”. Che dire, un colpo di genio comunicativo: anziché ricevere il “misero” regalo della Befana a gennaio, ora avrete l’onore di ricevere il “misero” regalo di Natale. Un cambio epocale.

Ma parliamo un attimo di questa cifra. 100 euro lordi. Ora, non vorremmo sembrare ingrati, perché “a caval donato non si guarda in bocca”, ma forse sarebbe stato meglio che il cavallo non ce lo regalassero proprio. Tolte tasse e contributi vari, ci ritroveremo con un importo che potrebbe appena appena coprire l’acquisto di qualche spumante da discount, se ci si organizza bene con gli sconti!

Le famiglie italiane, soprattutto quelle con redditi fino a 28 mila euro, ringraziano per il profondo pensiero del governo. Perché, diciamolo, 100 euro lordi possono fare la differenza. Non tanto per pagare l’affitto o la spesa settimanale, ma sicuramente per riempire il salvadanaio di famiglia con qualche spicciolo in più.

Ora, non fraintendiamoci: il governo sta facendo grandi sforzi per sostenere le famiglie. Lo sappiamo, la classe media soffre, il carico fiscale è insostenibile ed il potere d’acquisto è ormai un lontano ricordo. Ma con un generoso “extra” di 100 euro, possiamo finalmente sperare in un Natale sereno. Magari riusciremo a comprare quel regalo di cui parlavamo da mesi… purché non superi i 20 euro netti, perché il resto se ne andrà in tasse.

Il vice ministro Maurizio Leo è stato anche abbastanza realista da sottolineare che “chi guadagna fino a 50mila euro l’anno non può considerarsi ricco”. Ed ha ragione. Ma 100 euro lordi? Beh, diciamo che non aiuteranno molto nemmeno chi ne guadagna 28 mila. Forse, la cifra potrebbe essere utilizzata per una cena fuori… in pizzeria, se ci si limita all’acqua naturale e si evita il dolce.

Il nome stesso del bonus ha subìto una trasformazione brillante. Non più “Bonus Befana”, ma “Bonus Babbo Natale”, come ci ha suggerito Maurizio Leo. Chissà, forse il governo spera che aggiungere un po’ di spirito natalizio alla miseria economica renda il tutto più sopportabile. Magari qualcuno si sentirà davvero premiato per aver raggiunto un altro anno di sopravvivenza nella giungla delle tasse e dei rincari.

Alla fine, cosa resta? Un bonus che, con un pizzico di sarcasmo e ironia, potremmo definire “rivoluzionario” per la sua capacità di risolvere tutto… o forse niente. Ma, del resto, siamo italiani: sappiamo accontentarci e, soprattutto, abbiamo un grande senso dell’umorismo. Ecco perché, quando vedremo quei 100 euro arrivare sul conto, non ci resta che ridere (o piangere) e brindare con un bicchiere d’acqua frizzante al miracolo del Natale.

 

 

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