AEROPORTO SIBARI, L’UNITÀ CONFONDE NUMERI E DATI

ALLEGATA DICHIARAZIONE ON. GIOVANNI DIMA Area Urbana CORIGLIANO-ROSSANO (Cs), Martedì 13 Marzo 2012 – L’UNITÀ decide di dedicare una serie di inchieste sui trasporti in Italia, un viaggio – così viene definito – “tra sprechi e speranze”. Ma anche con qualche svista grave, aggiungiamo noi, atteso che la prima di queste zumate è dedicata, piuttosto male purtroppo, al progetto del quarto scalo aeroportuale calabrese previsto a Sibari. Vi è, anzi tutto, il solito vizio d’origine, preservato intatto nonostante i salassi ideologici vissuti dall’ex organo del PCI. Leggendo, infatti, il pezzo firmato BUCCIANTINI e URSINI, alle pagine 28 e 29 del quotidiano stamani in edicola, emerge, o meglio si vorrebbe far emergere, infarcita di facile ironia, una sola volontà: quella cioè del Presidente SCOPELLITI. Che c’era e c’è tutta, per carità. Si dimentica, però, di aggiungere, al finanziamento programmato dall’attuale giunta regionale di centro destra, che è di 30 milioni, quello dell’amministrazione provinciale di cosenza, guidata dall’ex deputato comunista, oggi PD, OLIVERIO. Fin qui, tuttavia, nulla di così esagerato, in una ricostruzione giornalistica che sposa tutte, nessuna esclusa, le declinazioni istintive del complesso momento storico: da una parte, quelle dell’antipolitica viscerale, per cui nulla o poco può essere concesso a tutte le classi politiche di governo; dall’altra, quelle della sobrietà e dell’austerità invocate ormai come parole magiche e per qualsiasi cosa: dall’esigenza doverosa di razionalizzare gli elevati costi della democrazia italiana fino, ahimè, alla soppressione, che si vorrebbe oggi definitiva, di qualsiasi e storica esigenza di sviluppo, per come autenticamente avvertita dalle popolazioni, ad esempio, della Sibaritide. Ed è qui che, alla luce di certe affermazioni e di una semplificazione eccessiva e adire il vero poco attenta, verrebbe quasi da dire: ecco svelati i veri nemici dell’aeroporto di Sibari! Nell’articolo de L’UNITÀ vengono, infatti, tirati in ballo e mischiati tra loro tanti dati, molti dei quali errati, a partire dalla popolazione dell’area urbana Corigliano-Rossano. Ma se c’è una dimenticanza che proprio non possiamo farci passare addosso è quella sul quadro economico complessivo e sulle straordinarie e tangibili potenzialità, di cui la grande Piana di Sibari è documentatamente ricca, ma che risultano oggi bloccate soprattutto dall’assenza di un aeroporto che, anche questo si dimentica nel pezzo, sarebbe ai confini con altre 2 regioni. Basilicata e Puglia. Ogni altro discorso, concentrato tra l’altro su sole analisi contabili relative ad altri territori diversi dalla Sibaritide, e che non prenda in adeguata considerazione, l’orografia, l’attuale gap infrastrutturale che menoma il diritto alla mobilità, ma soprattutto i numeri reali di quanto, di cosa e di come produce e rappresenta, dalle produzioni agricole alla ricettività turistica, dalla ricettività al patrimonio architettonico e archeologico, tutta l’area ionica della provincia di Cosenza, tra le più estese e sviluppate della regione, è destinato non soltanto a diventare monco ma ad essere percepito come odioso. Anzi tutto dai cittadini di questa zona. A tutela dei quali servirebbero semmai inchieste più serie e, forse, una maggiore capacità di sintesi da parte di tutta la classe politica rispetto alle determinazioni da ultime assunte dal Governo MONTI in tema di nuovi aeroporti.

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