Nella mattinata odierna personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Rossano, diretto dal Vice Questore dott. Raffaele De Marco, dava esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di R. G. di anni 28, nato e residente a Rossano, responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata dalluso di arma, lesioni personali aggravate dalluso di arma da taglio, porto illegale di coltello in luogo pubblico. In particolare, il giorno 18 aprile scorso, personale della Squadra Volante e della polizia giudiziaria del Commissariato di Rossano interveniva in una contrada di Rossano dove la locale sala operativa aveva segnalato che allinterno di una abitazione si stava consumando laggressione di una donna di nazionalità ucraina da parte di un uomo armato di coltello. In effetti il personale di polizia accertava che R.G. era entrato nellabitazione della donna straniera armato di coltello dove, puntatale larma al fianco, aveva cercato di baciarla sulle labbra, nonostante la presenza in braccio alla donna del figlio di due anni. Al rifiuto di questultima il R.G. aveva reagito, continuando a brandire larma e mordendole le labbra, il collo ed il mento. Laggressore desisteva solamente alle urla della vittima che attirava lattenzione dei vicini, per cui il R.G. scappava gettando per terra il coltello. La donna, sconvolta, subito dopo sporgeva regolare denuncia contro luomo riferendo che lo stesso, suo vicino di casa, si era presentato unora prima con la scusa di andare presso la sua abitazione dove cera la madre che necessitava di collaborazione in faccende domestiche. La donna straniera aveva allontanato luomo riferendogli che era occupata, ma il R.G. era ritornato dopo circa mezzora raggiungendola sul terrazzo dove consumava il fatto criminoso. Il personale di polizia procedeva ad ascoltare le persone informate sui fatti che riscontravano appieno le dichiarazioni rese dalla donna straniera, inoltre veniva rinvenuto nei pressi dellabitazione del R.G., nelle immediate adiacenze da quella della vittima, sia il coltello utilizzato per minacciare la donna e sia la pantofola dellaggressore, sfilatasi mentre lo stesso si stava dando a precipitosa fuga. Immediatamente gli Agenti di polizia si recavano presso labitazione di questultimo, il quale, nel frattempo si era ivi barricato, rifiutandosi di aprire la porta. Subito dopo, si ravvedeva consentendo laccesso agli operatori di polizia e scoppiando in lacrime, riferendo spontaneamente di aver tentato di violentare la donna straniera, la quale veniva accompagnata presso il locale pronto soccorso ove venivano diagnosticate lesioni perfettamente compatibili con la dinamica descritta. La bontà e gravità degli elementi di prova raccolti dal personale di polizia consentiva al Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari dott.ssa Mariasofia Cozza di richiedere e, al GIP presso il Tribunale di Castrovillari dott.ssa Letizia Benigno, di disporre la misura cautelare degli arresti domiciliari sussistendo esigenze di tutela della persona offesa e di altre possibili vittime, per il concreto pericolo di reiterazione del medesimo reato di violenza sessuale e avendo il R.G. agito nonostante la presenza di un bambino di soli due anni, in pieno giorno, alla vista dei vicini e senza pregressi rapporti di natura sentimentale con la donna.
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