Una buona notizia per il vasto territorio del basso jonio cosentino e dell’alto crotonese: L’apertura del Servizio di Riabilitazione Cardialogica

Una buona notizia per l’ospedale di Cariati viene ad interrompere quel clima di pessimismo e demotivazione che si vive nella struttura dopo la sua cancellazione dalla rete ospedaliera. In questi giorni è avvenuta la presentazione, alla stampa locale, del Servizio di Riabilitazione Cardiologica, inserito nel reparto di Cardiologia dell’ex nosocomio cariatese. La tipologia di servizio colma una grave lacuna nell’offerta del Servizio Sanitario calabrese. In tutta la fascia jonica non esiste servizio analogo; troppi pazienti erano costretti a rivolgersi addirittura fuori Regione per avere le cure riabilitative necessarie nei postumi di un evento cardiaco acuto. Alla presentazione erano presenti, oltre allo staff completo della cardiologia, egregiamente diretto dal dr. Nicola Cosentino,il direttore generale f.f. dell’ASP di Cosenza, dr. Luigi Palumbo, il responsabile sanitario dell’ospedale di Rossano, dr. Michele Caligiuri, il direttore del Distretto Sanitario di Rossano, Cariati e S. Giovanni in Fiore, dr. Alessandro Donnici nonché rappresentanti della stampa. Il dr. Palumbo, nella sua qualità di direttore generale, ha, anzittutto, puntualizzato come la riconversione precedente è stata una conseguenza dell’evoluzione della medicina, mentre solo la velocità con cui è avvenuta è stata diretta conseguenza di motivazioni economiche. Ottimizzare, ha precisato il dr. Palumbo, significa offrire ai cittadini servizi migliori. Nel mentre la Cardiologia per acuti, ha chiarito il direttore generale, necessita per ovvie ragioni anche di sicurezza per il malato di un bacino di utenza vasto, l’apertura ed il conseguente potenziamento dell’ambulatorio di Cardiologia presso questa struttura è un passo importante verso il miglioramento della medicina territoriale; è possibile, così, secondo il dr. Palumbo seguire in maniera capillare e completa il paziente cardiopatico con un uso equo delle risorse economiche. Il bacino di utenza di questo ambulatorio è, sempre a quanto detto dal direttore generale, lo Jonio cosentino. Vista l’alta professionalità riscontrata in questa struttura è probabile che nel tempo diventi un Centro di riferimento anche per una zona più vasta. ”E’ la gente che sceglie, ha affermato il dr. Palumbo, e che stabilisce l’importanza di un Centro”. L’obiettivo di una riabilitazione ambulatoriale di qualità è dare al paziente un’aspettativa di vita normale, inserendolo in un percorso che lo segua in maniera completa, dalla diagnosi alla terapia con un’assistenza qualificata non solamente fisica ma anche psicologica, soprattutto dopo un accidente acuto come l’infarto. E’ stato questo il concetto che il direttore dell’ASP di Cosenza, dr.Palumbo, ha voluto sottolineare, dicendosi sicuro che la Cardiologia di Cariati saprà mantenere nel tempo quell’aria di efficienza che ha sin qui evidenziata. Il dr. Alessandro Donnici, responsabile del vasto distretto che da San Giovanni in Fiore si estende sino a Rossano, ha riconosciuto come l’apertura della Riabilitazione Sanitaria in un contesto già molto importante, in quanto la tradizione della Cardiologia di Cariati risale nel tempo a molti anni con prestazioni riconosciute nella loro efficienza dai pazienti di un bacino già molto vasto che comprende anche l’alto crotonese. L’apertura della Riabilitazione, ha chiarito Donnici nel suo intervento, copre un vuoto organizzativo che vedeva spesso pazienti bisognevoli di cure rivolgersi a strutture fuori regione. ”Lo scopo di questo ampliamento nell’offerta di prestazioni è quello di creare un percorso assistito professionalmente qualificato, ha precisato il direttore del Distretto, che miri al recupero dello stato di salute del paziente cardiopatico. Abbiamo, prosegue il direttore Donnici, un’equipe di lunga esperienza, particolarmente qualificata e coesa che costituisce il presupposto per una ulteriore crescita professionale per un’affermazione significativa della struttura del Vittorio Cosentino”. L’impegno delle Istituzioni, sempre secondo il direttore Donnici, ad aprire questo servizio è stata la logica conseguenza della voglia e dell’impegno degli operatori di dare il meglio di sé, creando un Centro molto avanzato e completo. Subito dopo è intervenuto il cardiologo Angelo Mingrone, componente dell’equipe medica del Servizio, che ha auspicato la possibilità di poter trattare, a breve, anche i pazienti scompensati, ottimmizzandone la terapia per un netto miglioramento clinico. I continui contatti con centri specializzati nel trattamento di pazienti scompensati, ha puntualizzato il dr Mingrone, costituiscono quel necessario aggiornamento professionale, utile ad affrontare casi sempre più complessi. Il dr. Nicola Cosentino, responsabile del Servizio di Cardiologia di Cariati, ha concluso la manifestazione con pochi ma importanti ed essenziali concetti, tesi a dare la giusta informativa sui servizi effettuati. ”La Riabilitazione si aggiunge ai Servizi che eroghiamo già da molti anni. Lo scopo è quello di ottimizzare la terapia seguendo il paziente in tutti i suoi aspetti, compresi i pazienti che vengono dimessi da un Centro per Acuti, dopo un accidente cardiovascolare e che spesso vengono dimessi in condizioni non perfettamente stabili. E’ necessario, quindi, che al paziente sia servito nella sua globalità, avendo a disposizione una completa serie di diagnostica ambulatoriale non invasiva e proseguendo, poi, al recupero ad una vita pressoché normale con un’opportuna riabilitazione del delicato paziente cardiologico. Lo scopo principale per noi, ha affermato il responsabile del servizio Nicola Cosentino, è, quindi, riuscire prevenire le recidive”. Il dr. Nicola Cosentino ha proseguito la sua informativa elencando i servizi offerti dalla struttura di cui è responsabile: Visita cardiologica, ECG, Ecocardiogramma, Monitoraggio della pressione nelle ventiquattrore, Holter cardiaco, Ecovascolare, Test da Sforzo, visite per la terapia anticoagulante orale e la Riabilitazione cardiologica. Il cardiologo Nicola Cosentino ha concluso il suo qualificato intervento informando i presenti come circa il 40% dei pazienti che afferiscono al Servizio di Cariati provengono da fuori ASP e come un Centro che offra questa molteplicità di servizi non c’è attualmente sull’intera fascia jonica.

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