Tutti dovremmo essere onorati, di avere avuto Cariati quale terza tappa Nazionale del Villaggio BuonPescato!

Sagra: dal latino Sacrum, festa popolare religiosa, celebrata davanti ai templi e alle chiese (sagrato), e che nell’epoca moderna ha contribuito fortemente alla crescita sociale, economica e turistica di Regioni quali la Toscana e l’Umbria. Ovviamente se realizzate non per dare visibilità a pochi ma crescita a molti! Progetto di Promozione e Valorizzazione: insieme di azioni volte a far Conoscere e Apprezzare quanto è Argomento e Obiettivo del Progetto stesso. Il tempo del Progetto ha una data d’inizio e una finale, segue un Metodo, ha degli Obiettivi di “Servizio” e “Primari”, coinvolge varie e diverse Professionalità e Competenze e può avere aree tematiche differenti ma tutte complementari per raggiungere e concretizzare la Mission progettuale. Quanto in premessa non per fare sfoggio di conoscenza ma per riconoscere le differenze, capire i contenuti, e riconoscere al Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali – Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura, promotore del Progetto BuonPescato ITALIANO, e allo Studio NOUVELLE Srl di Salerno realizzatore dello stesso, i meriti per avere avviato un Progetto di Marketing Sociale che nel tempo promuove la “conoscenza finalizzata al consumo” dei Pesci Eccedentari che popolano il Mare Nostrum. Se torneremo numerosi a consumare pescato italiano in misura superiore a quanto avviene oggi – meno del 50% – ridurremo la spesa, mangeremo sano, a miglio zero, promuoveremo la “Blu – economy”, torneremo a stili di vita sani e compatibili con l’ambiente. Le finalità del Progetto ministeriale, e non comunale e/o provinciale, sono alte e nobili: è una rassegna gastronomica che ha privilegiato i piatti e l’utilizzo dei prodotti del nostro territorio. Molti privati, associazioni territoriali, grandi chef e artisti, scrittori e storici ( tutti a proprie spese) hanno aderito a questo progetto, sostenendone la mission che evidentemente è del tutto ignorata da qualcuno. Tutti dovremmo essere onorati, soprattutto chi amministra, di avere avuto Cariati quale terza tappa Nazionale del Villaggio BuonPescato! Tre giornate di Villaggio e numeri elevati di Visitatori non solo Cariatesi, un Laboratorio aperto che ha animato il nostro Porto, una occasione imperdibile anche per l’Istituzione Comune e Provincia che hanno plaudito pubblicamente il lavoro del Team organizzativo e dei 40 Giovani Cariatesi che hanno collaborato all’evento a spese del Ministero: una esperienza utile da ripetere. Ospiti autorevoli della Camera dei Deputati e del Parlamento Europeo si sono detti orgogliosi di avere in Regione un appuntamento così prestigioso; anche la Provincia di Cosenza che ha partecipato con il Suo Presidente e con alcuni Assessori si è detta entusiasta ed ha spostato la location di un “Evento di promozione delle eccellenze” del Territorio, previsto solo per il 18 Agosto a Cariati Superiore, accanto al Villaggio del BuonPescato. Ora i numeri dell’Evento segnalati come dato negativo da un autorevole Ospite: 40 minuti di attesa per ricevere il “vassoio di degustazione”! 40 minuti, poca cosa per un servizio fruito da 2500 accreditati, un tempo determinato dal grande numero di Ospiti interessati a “degustare” il pescato e non venuti per fare cena o sfamarsi…grazie a Dio la crisi non ci ha portati ancora a questi livelli…una degustazione non è una cena ma è cultura e formazione! Cariati nasce con la Pesca, ha vissuto di Pesca e da circa otto anni muore per una “distrazione” da parte di chi nella “Stanza dei bottoni” vi è da tempo e che lentamente e inesorabilmente ha contribuito a asfissiare una delle risorse del territorio così come ha asfissiato il Turismo. Il BuonPescato non è un evento ove snocciolare problemi arcinoti e arcidiscussi in tante altre sedi e senza cha abbiano avuto sino ad oggi alcuna risposta e/o proposta di soluzione per quanti operavano e stoicamente operano nel settore pesca e nell’indotto. Se in tre giorni la rotta gastronomica del BuonPescato è riuscita a dare agli operatori del settore pesca e del settore turismo una diversa visione del modo di utilizzare i loro mezzi (riconversione delle barche) o di sfruttare gastronomicamente alcune specie ittiche, non valorizzate, tipiche del nostro mare avrà sicuramente fatto molto di più di quanto politici nostrani abbiano fatto negli ultimi anni di presenza nella stanza dei bottoni. Il territorio cresce o rinasce solo se tutti insieme sapremo apprezzare e valorizzare quanto di buono ci viene offerto. E’ necessario smetterla di coltivare la gramigna della polemica e di fare la solita guerra tra i poveri! Occorre agire per il bene del nostro territorio! Partner della Rotta del BuonPescato

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