SANITÀ, SERVE VERIFICARE EFFICIENZA OSPEDALI

Piani di azione e coesione (PAC), il distretto di Rossano tra i primi in provincia nella fase di programmazione socio-assistenziale. Nonostante la sanità territoriale stia attraversando un profondo momento di empasse, la pianificazione resta uno degli elementi cardini affinché si possano continuare ad elargire i servizi essenziali alla popolazione. Ma serve, con urgenza, un confronto tra i vertici dell’Asp ed i rappresentanti istituzionali del territorio per trovare soluzioni atte ad attutire i disagi venutisi a creare con la rimodulazione dello spoke di Rossano-Corigliano e la chiusura dei due ospedali di Cariati e Trebisacce. Oggi è necessario verificare il funzionamento dei presidi sanitari esistenti, in attesa che si concretizzi il progetto del nuovo ospedale della Sibaritide. È quanto emerso nel corso dell’incontro, tenutosi mercoledì 9 nella sede del distretto sanitario dell’ASP di Cosenza, allo Scalo, tra il Direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale, Gianfranco SCARPELLI, il Direttore sanitario, Luigi PALUMBO, il Direttore di distretto, Alessandro DONNICI e il sindaco Giuseppe ANTONIOTTI, l’assessore alle politiche sociali Giuseppe LIBRANDI e tutti i sindaci del distretto JONIO SUD. – L’occasione è stata utile anche per ribadire al massimo dirigente amministrativo dell’ASP le condizioni di criticità sanitaria che sta attraversando il territorio della Sibaritide e del basso Jonio cosentino. È evidente – afferma il Primo cittadino – che gli effetti del piano di rientro abbiano portato diversi disagi a questo territorio. Che è stato costretto ad enormi sacrifici per contribuire a ripianare l’enorme buco economico che si era venuto a creare nella Sanità regionale. Non ci siamo mai tirati indietro di fronte alle responsabilità, ma dobbiamo fare in modo che non si registrino sperequazione nell’erogazione dei diritti fondamentali, come quello alla salute. Per questo, sostenendo la proposta avanzata nei giorni scorsi dal consigliere regionale Giuseppe CAPUTO, ho chiesto al direttore SCARPELLI, di provvedere a convocare un incontro operativo non oltre gli inizi del mese di novembre, per verificare il funzionamento degli ospedali esistenti ed in modo da mettere in cantiere le azioni atte ad eliminare le inefficienze che si stanno registrando in questo momento. Non è possibile – scandisce ANTONIOTTI – continuare a sommare disagi a disagi. Nel solco della politica del fare, vogliamo evitare altre inutili passerelle ma programmare il da farsi, ora e senza indugi, insieme alle figure politiche di riferimento del territorio, per superare una fase palesemente critica. Capisco le giuste rimostranze dei cittadini, e solidarizzo con i colleghi del basso Jonio e dell’entroterra della Sila Greca, che lamentano la mancanza di una doverosa e regolare erogazione del servizio sanitario. Se gli ospedali chiudono – prosegue il Sindaco – per cause di forza maggiore, l’ASP ha il dovere di rendere più efficiente l’assistenza territoriale e di prossimità, anche e soprattutto attraverso il potenziamento delle guardie mediche. La speranza resta il nuovo ospedale della Sibaritide, che potrebbe essere la panacea di tutti i mali. Prima della sua apertura bisogna assicurare la massima efficienza di tutte le strutture esistenti. Nel frattempo il dg SCARPELLI, si è complimentato con l’Amministrazione comunale di Rossano per l’efficienza dimostrata nella pianificazione dei Piani di azione e coesione (PAC). Siamo in stato avanzato dei lavori – ribadisce l’assessore alle Politiche sociali, LIBRANDI – e prossimi alla sottoscrizione dell’accordo di programma con l’ASP che consentirà ai comuni aderenti al Piano di poter utilizzare figure professionali nei servizi socio-assistenziali. Ma non solo. Saranno intercettate anche le risorse finanziarie già determinate per il rafforzamento delle attività e dei servizi finalizzati all’infanzia (0-3 anni) ed all’assistenza degli anziani non autosufficienti, ultra 65enni – (Fonte MONTESANTO Sas – Comunicazione & Lobbying)

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