
Finalmente oggi il Senato ha approvato in via definitiva con 143 sì e tre no, il decreto legge volto alla sicurezza e al contrasto della violenza di genere. Il provvedimento contro il femminicidio è soprattutto culturale e simbolico. Pertanto, il Governo ha riconosciuto che non è un chiacchiericcio tra signore, ma questione nazionale. Il provvedimento, già approvato in precedenza dalla Camera dei deputati, diventa adesso legge. Lapprovazione del decreto ha rischiato di saltare per i numerosi emendamenti presentati. Nei mesi scorsi tante le polemiche sullimpronta punitiva del decreto che non prevede per niente lo stanziamento di fondi, per la prevenzione e per il potenziamento dei centri antiviolenza. Dei dubbi sono stati sollevati anche sullirrevocabilità della querela. Cioè sul fatto che una volta che è stata presentata querela, infatti questa non può più essere ritirata, in modo da sottrarre la vittima al rischio di nuove intimidazioni e allo scopo di farla desistere. Altra novità è larresto in flagranza obbligatorio, in caso di maltrattamenti su famigliari e conviventi
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