EMERGENZA ACQUA NEL CENTROSUD: L’ANBI AVVERTE, TRE SETTIMANE PER SALVARE L’AGRICOLTURA

Antonio Loiacono

L’allarme lanciato dall’Anbi (Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei Miglioramenti Fondiari) nel suo bollettino settimanale sulla situazione delle risorse idriche in Italia, è chiaro e preoccupante: tre settimane ancora e l’acqua per l’agricoltura nel Centrosud sarà esaurita!

Il report descrive una situazione particolarmente grave per Puglia, Abruzzo e Sicilia, dove gli invasi sono quasi vuoti, e critica anche in Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania e Lazio. Al contrario, il Nord Italia è “sovrabbondante d’acqua”, con laghi e fiumi al di sopra delle portate medie. Tra il 21 e il 22 luglio scorsi, l’Italia è stata colpita da ben 54 eventi meteorologici estremi, evidenziando ulteriormente la disparità climatica tra le diverse regioni del paese. Un esempio emblematico della crisi idrica è l’invaso di Occhito, tra il Molise e la Puglia, che in soli 8 giorni ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi. Ora, la diga sul fiume Fortore servirà quasi esclusivamente per l’uso potabile, lasciando la Capitanata senza risorse per irrigare i campi entro metà agosto.

Francesco Vincenzi, Presidente dell’Anbi, ha dichiarato: “È reale il rischio di vedere inaridita la pianura foggiana, così come ampie porzioni di territorio salentino”. In Abruzzo, dopo il prosciugamento del bacino di Penne, anche l’invaso di Chiauci si esaurirà entro metà agosto, colpendo duramente i territori della valle Peligna. Le sorgenti della Maiella sono ai minimi storici.

La Sicilia affronta una situazione altrettanto drammatica. A fine giugno, le precipitazioni cumulate in 12 mesi sono state mediamente di 414 mm, appena 1 mm in più rispetto alla grande siccità del 2002. Su larga parte della Sicilia Orientale, il deficit pluviometrico supera il 60% su base annua. Gli invasi regionali trattengono solo 267 milioni di metri cubi, pari al 38,21% del volume di riempimento autorizzato e il 42% in meno rispetto alla media degli ultimi quindici anni. Di questi, solo 122 milioni di metri cubi sono realmente utilizzabili.

Sull’isola, sei bacini su ventinove non hanno più acqua utilizzabile, altri sei hanno disponibile meno di un milione di metri cubi e quattro meno di due milioni. A Gela, l’irrigazione è impossibile, e tutti i comuni della provincia di Caltanissetta stanno subendo riduzioni nella distribuzione idrica. A Enna, l’acqua potabile viene erogata un giorno sì e due no. Nell’Agrigentino si cerca di salvare gli agrumeti con trasferimenti di risorse irrigue, mentre nel Ragusano e a Messina le sorgenti sono quasi prosciugate. Anche a Palermo l’acqua è razionata.

Le piogge recenti hanno lambito solo l’estremo nord-orientale della Sicilia, lasciando il resto dell’isola in condizioni critiche. L’allarme dell’Anbi non può essere ignorato: senza interventi urgenti, la crisi idrica rischia di compromettere irrimediabilmente l’agricoltura e la vita quotidiana nel Centrosud Italia.

 

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