Riduzione delle indennità dei consiglieri regionali ed una maggiore attenzione ai problemi che attanagliano il territorio del basso jonio cosentino. Sarebbero state queste, allindomani dellelezione nella rinnovata assise regionale, le primissime proposte di Leonardo TRENTO. Così non potrà essere perché nonostante la sottoscrizione alla candidatura nelle liste, firmata nella notte del 23 ottobre, il suo nome non compare tra i candidati a sostegno di Mario OLIVERIO Presidente. Il motivo non si sa, ma è di una scorrettezza gravissima e vigliaccheria inaudita che non ha consentito allassessore provinciale uscente di poter scegliere diversamente. I SINDACI chiedono un incontro: OLIVERIO dovrà rendere conto ad un intero territorio che in LEONARDO TRENTO aveva riconosciuto un valido interprete per le proprie e numerose istanze. È, in sintesi quanto emerso nel corso della conferenza stampa aperta al pubblico, tenutasi nel pomeriggio di ieri, venerdì 7, in unaffollatissima ex delegazione municipale allo scalo di Rossano. A portare la propria solidarietà a TRENTO cerano anche Mario SALVATI, Filippo SERO e Angelo DONNICI, sindaci, rispettivamente di Scala COELI, CARIATI e MANDATORICCIO. La mia candidatura ha dichiarato TRENTO – nasceva da un impegno di 10 anni in seno allistituzione provinciale, con un ruolo di Presidente del Consiglio prima e di assessore allurbanistica poi, ma anche e soprattutto sempre al fianco di un vasto territorio come quello del basso jonio cosentino che rivendicava e rivendica una rappresentanza autorevole, di centro sinistra, allinterno del consiglio regionale. Alle primarie ho sostenuto CALLIPO. Credevo e credo nel cambiamento che passa dagli interpreti. Forse qualcuno voleva farmi pagare questo: essere libero di poter scegliere liberamente rispetto ad una prospettiva politica. Per gli accordi presi a livello nazionale e regionale e ribaditi ad ogni occasione dai segretari del PD e PSI doveva esserci un socialista nella lista DEMOCRATICI E PROGRESSISTI. Ma della mancata candidatura TRENTO è venuto a conoscenza Solo attraverso un comunicato stampa. Il suo nome non cera. E ad oggi nessuno gli ha ancora spiegato il perché. La candidatura era stata condivisa da tantissimi sindaci e rappresentanti istituzionali anche di altri partiti. Come si determineranno ora? TRENTO è stato il commento unanime – era ed è sempre stato un punto di riferimento, un amico, un referente per questo territorio e per le sue emergenze. La sua mancata candidatura ha provocato delusione in tutta larea che merita di essere ascoltata e considerata. È per questo che ad OLIVERIO è rinnovato linvito a incontrare i sindaci prima del voto. – (Fonte: MONTESANTO SAS Comunicazione & Lobbying).
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