SARACENA ANCORA UN CASO NAZIONALE

SARACENA ANCORA UN CASO NAZIONALE SU RAI NEWS 24 L’ESEMPIO VIRTUOSO SULL’ACQUA DOPO I RIFIUTI, UN’ALTRA RIVOLUZIONE A BENEFICIO DEI CITTADINI SARACENA (CS), Mercoledì 21 Aprile 2010 – A regime, i cittadini di SARACENA pagheranno, bolletta alla mano, dieci volte di meno di quanto continueranno a pagare i cittadini di altre città calabresi la cui gestione dell’acqua non è gestita autonomamente, così come invece fa, d’ora in avanti, la virtuosa cittadina del Pollino, dopo l’ultimo consiglio comunale che, primo comune calabrese, ha ufficialmente dichiarato guerra alla privatizzazione del bene pubblico dell’acqua. E’ quanto ha dichiarato Mario Albino GALIARDI, Sindaco della Città del famoso Moscato Passito, intervistato oggi pomeriggio in diretta dagli studi Rai di Cosenza alle domande di Vania DE LUCA, conduttrice da Roma della trasmissione “Giro di boa”, su RAI NEWS 24, il canale satellitare della Rai sulla piattaforma SKY (Canale 506). Il modello SARACENA, cittadina virtuosa ed intraprendente in una Calabria dipinta quasi sempre come immobile, chiusa e bloccata, è rimbalzato oggi, ancora una volta, sulla scena nazionale, grazie alla giusta attenzione di Rai News 24 che, dopo la zumata qualche mese fa sui record raggiunti, sempre qui a SARACENA, in tema di raccolta differenziata, è ritornata adesso nel Pollino per raccontare un altro caso di successo, da imitare. Dall’uscita del sistema delle società miste per i rifiuti a quello delle società esterne private per la gestione dell’acqua – ha commentato la giornalista Vania DE LUCA interloquendo con GAGLIARDI – la piccola città calabrese di SARACENA dimostra che non soltanto si può invertire rotta rispetto a prassi che paiono immutabili ma si possono produrre, così facendo, risultati e benefici tangibili per le comunità amministrate. Inarrestabile e soddisfatto del risultato, non ha glissato su nessuna domanda il Primo Cittadino GAGLIARDI per il quale – ha scandito – leggi, regole e confezioni giuridiche, come quelle “imposte” per la gestione dei rifiuti e delle acque, non possono essere considerate, a prescindere, come delle tavole sacre, indiscutibili, neppure di fronte all’evidenza delle distorsioni e degli effetti negativi a catena riversati sugli enti locali e dunque sui cittadini. Premessa quasi da filosofia del diritto (verrebbe da dire “diritto di resistenza”), ma con riferimento espresso ad un passo evangelico (la legge a servizio dell’uomo, non per asservirlo né fine a se stessa), che permette però al Sindaco di ripercorrere i due momenti di rottura rispetto a due sistemi consolidati, rotture resesi necessarie, indispensabili per ottenere più benefici per i cittadini, ieri e oggi per i rifiuti e domani nell’erogazione idrica, il cui sistema integrato passa ora all’azienda speciale pluri-servizi.

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