
Il turismo cariatese è nella gran parte dei casi formato da proprietari di seconde case. Un movimento stanziale che ha fatto presa dagli inizi degli anni ottanta. Si contano molte persone che hanno ormai raggiunto e superato la soglia dei quaranta anni da quando hanno acquistato il proprio immobile. Un traguardo importante che deve far riflettere. Si tratta più che altro di famiglie, innamorate del luogo e delle sue peculiarità. Cariati, a detta di molti, ha perso tuttavia la bussola. Sono anni che ogni estate si registrano criticità sempre più preoccupanti e massive, che non trovano soluzioni per la stagione successiva.
Il valore commerciale delle abitazioni si è particolarmente deprezzato o meglio ha avuto un crollo sostanziale, al punto che molti non trovando per niente mercato hanno deciso di tenere chiuse le loro seconde case. Eppure Cariati non è seconda a nessuna altra località turistica della Calabria. Anzi. Conserva un patrimonio storico, artistico e naturalistico di forte impatto e valore. I turisti non vengono affatto ascoltati. Al contrario, per alcuni residenti sono addirittura di troppo e farebbero bene a non venire. Per fortuna solo pochi la pensano così, perché in verità buona parte dei cariatesi sono accoglienti e ospitali.
Forse, dopo un’altra stagione all’insegna della precarietà – vedi emergenza acqua, rifiuti e spiagge – è arrivato il momento di provare ad alimentare un’iniziativa che sappia rappresentare in modo strutturato l’impraticabilità del Paese, ma anche principalmente i fabbisogni di chi sceglie Cariati per trascorrere le vacanze.
Un soggetto attivo che concentri l’attenzione sulla degenerazioni del paesaggio come bene essenziale e valore non solo culturale ma civile ed economico, in grado di influenzare la qualità della vita dei turisti e il benessere sociale.
Vengo al dunque. Perché non costituire un’Associazione culturale e civica “Buoni Amici di Cariati”? Lo scopo sarà quello di dare voce ai fabbisogni ed esigenze dei tanti, che nonostante le evidenti difficoltà, amano e rispettano Cariati e hanno piacere di trascorrerci le vacanze estive e di soggiornarci periodicamente per beneficiare di un benessere psicofisico. In più, avere l’obiettivo di collaborare con l’Amministrazione comunale, le Associazioni civiche e i tanti operatori del settore turistico, al fine di valorizzare la storia, i monumenti d’arte, la cultura, le tradizioni locali, le bellezze naturali presenti, diffondendone così la loro conoscenza e favorendo il progresso e l’incremento delle molteplici attività del Paese. Puntare a che Cariati sia espressione autentica del “buon vivere cariatese”, dove ogni angolo diventi testimone di una forte identità locale fra natura, storia e arte. Che ne pensate Amici e Amiche villeggianti?
Nicola Campoli
ps: foto gentilmente offerta da Michele Cipriotti
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