■Antonio Loiacono
Il primo caso autoctono di Dengue in Italia per il 2024 è stato confermato nell’area di Brescia. A renderlo noto è stata l’Agenzia di tutela della salute (Ats), che ha diffuso un comunicato ufficiale ieri, 10 settembre. La particolarità di questo caso risiede nel fatto che la persona contagiata non ha effettuato alcun viaggio all’estero, come emerso dall’indagine epidemiologica condotta dalle autorità sanitarie locali. Questo elemento conferma che si tratta di un caso di trasmissione interna al territorio italiano, una situazione rara ma preoccupante per il nostro paese.
La Dengue, un’infezione virale trasmessa dalle zanzare, è tipicamente associata alle aree tropicali e subtropicali, ma negli ultimi anni è diventata una minaccia crescente anche in regioni non endemiche, come il sud Europa. Questo primo caso in Italia solleva interrogativi sulla diffusione della malattia nel nostro paese. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha commentato l’accaduto sui social media, chiedendosi se questo sia davvero l’unico caso o se altri, ancora misconosciuti, possano essere presenti in altre aree d’Italia. “Ormai la Dengue è un’infezione da sospettare clinicamente, anche fuori dalle aree endemiche, quando ci sono sintomi sospetti”, ha affermato Bassetti.
L’Ats di Brescia ha prontamente sottolineato che la Dengue non si trasmette da persona a persona, ma attraverso la puntura di una zanzara infetta. Questo significa che la diffusione della malattia è strettamente legata alla presenza ed all’attività delle zanzare, in particolare della specie Aedes, note per essere vettori della Dengue. In questo contesto, l’Agenzia ha ribadito l’importanza di adottare misure preventive per proteggersi dalle punture, invitando la popolazione a consultare le linee guida disponibili sul sito ufficiale.
La scoperta di questo caso ha generato preoccupazione, ma anche consapevolezza sull’importanza di monitorare attentamente la situazione sanitaria legata alle malattie trasmesse da vettori. Il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale hanno favorito la proliferazione delle zanzare portatrici di virus tropicali anche in regioni tradizionalmente non a rischio. Pertanto, è fondamentale che le autorità e la popolazione prestino la massima attenzione per evitare ulteriori contagi e per individuare rapidamente eventuali nuovi casi.
L’episodio di Brescia sottolinea la necessità di una vigilanza costante e di politiche di prevenzione più incisive, soprattutto nelle aree dove le condizioni climatiche stanno rendendo possibile la presenza di zanzare infette per periodi sempre più prolungati. Le autorità sanitarie italiane stanno lavorando per contenere la situazione, ma il caso di Dengue autoctono ci ricorda che le minacce sanitarie globali possono colpire anche dove meno ce lo aspettiamo.
Views: 115
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.