PASOLINI 40 ANNI DALL’UCCISIONE, IL RICORDO IN UN’INTERVISTA DEL 1971 DI DAMIANO MONTESANTO

QUELLA CARICA PROFETICA DI PASOLINI 40 ANNI DALL’UCCISIONE, IL RICORDO DI D. MONTESANTO L’ATTUALITÀ DI UN’INTERVISTA DEL 1971 di Damiano MONTESANTO CARIATI C. (Cs), Lunedì 2 Novembre 2015 – In questi giorni abbiamo assistito a tante trasmissioni, che in qualche modo hanno rievocato la tragica morte e la figura di Pasolini, mettendo in evidenza la carica profetica di molte sue affermazioni. Per la verità ho avuto la sensazione che alcune dichiarazioni avessero un significato risarcitorio nei confronti di un intellettuale, perseguitato e dileggiato in vita perché metteva a nudo, con la sua opera poetica e cinematografica, i disvalori di una società avvolta e protetta dalla sua ipocrisia. A me piace ricordarlo, in questo momento, con alcune risposte ad un mia intervista realizzata a casa dei Pasolini l’8 maggio 1971. Ecco le risposte ad alcune domande. D. Che cosa effettivamente è la fame dei suoi “ragazzi di vita”, la violenza e ritiene che oggi le condizioni generali del sottoproletariato siano mutate rispetto agli anni in cui lei ha scritto i suoi romanzi più importanti? <>. Propone nei suoi romanzi una Weltanschauung sottoproletaria, oppure vede nel sottoproletariato una possibilità di inserimento nella società borghese? <>. – (Fonte/Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying).

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