Il consigliere Cosentino, ritorna sull’ultimo consiglio comunale: NON SARO’ MAI COMPLICE INERME DI QUESTO SFASCIO!

NON SARO’ MAI COMPLICE INERME DELLO SFASCIO ISTITUZIONALE, FINANZIARIO, GESTIONALE E DEMOCRATICO DEL NOSTRO ENTE COMUNALE E DI CONSEGUENZA DELLA INTERA CITTADINA DI CARIATI. NELL’ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE TENUTO LO SCORSO 16 MAGGIO, NEL DISSOCIARMI TOTALMENTE DA QUANTO SI STAVA APPROVANDO, HO CHIESTO FORMALMENTE, PER CONTO DI TUTTI I GRUPPI CONSILIARI DI OPPOSIZIONE, DI TRASMETTERE LA DELIBERA RELATIVA ALLA RIAPPROVAZIONE DELL’ESERCIZIO DI BILANCIO 2012 – “SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI, ART. 193 D.LGS. N. 267/2000 ”, ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI CASTROVILLARI ED AL PROCURATORE REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI DELLA CALABRIA, AI FINI DELL’ACCERTAMENTO DEI POSSIBILI REATI DI “FALSO IN BILANCIO” E DELLE RESPONSABILITA’ PER “DANNO ERARIALE “ CAGIONATI AL COMUNE DI CARIATI. LA DELIBERA APPROVATA NELLO SCORSO CONSIGLIO COMUNALE, CON PARERE NEGATIVO DEL RESPONSABILE DELL’AREA FINANZIARIA COMUNALE, ERA ASSOLUTAMENTE INVOTABILE PERCHE’ BASATA SU DATI DI BILANCIO NON VERITIERI E POSTE CONTABILI DI ENTRATA MAI REALIZZATE NELL’ANNO DI COMPETENZA (2012) E NEANCHE AD OGGI. GLI EQUILIBRI DI BILANCIO RELATIVI ALL’ANNO 2012 NON VENGONO GARANTITI, NEANCHE DAL PUNTO DI VISTA SOSTANZIALE, PERCHE’ NON RICOMPRESI NEL PIANO FINANZIARIO DI RIEQUILIBRIO DECENNALE VARATO CON LA PROCEDURA DEL PREDISSESTO CHE, TRA L’ALTRO, AD OGGI NON RISULTA ANCORA APPROVATO DAGLI ORGANI COMPETENTI. IN ESSO NON VENGONO COPERTI NEPPURE I DISAVANZI DI AMMINISTRAZIONE RELATIVI AGLI ANNI 2011 E 2012. L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE CARIATESE, INSCENANDO UN CONSIGLIO COMUNALE FARSESCO, APPROVA SFACCIATAMENTE L’ENNESIMO ATTO ARBITRARIO, IRRESPONSABILE, TEMERARIO ED ARTATO CHE CONTRASTA CON LA PRECISA NORMATIVA IN VIGORE, CON GLI INTERESSI DEL NOSTRO COMUNE E CON QUELLI DEI CITTADINI DI CARIATI. TALE “MODUS OPERANDI” NON TUTELA LA DEMOCRAZIA, NÉ TANTOMENO IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI, CONTRIBUISCE SOLO AD ALIMENTARE L’ACCLARATO STATO DI “DEFAULT” COMUNALE, A MINARE IRRIMEDIABILMENTE ED INCOSCENTEMENTE IL FUTURO DEL NOSTRO COMUNE. QUESTA MAGGIORANZA COMUNALE, FA “ACQUA DA TUTTE LE PARTI” ED AD OGGI NON HA PRODOTTO NULLA DI POSITIVO PER CARIATI, ALIMENTANTO CON LA PROPRIA INCAPACITA’ ED INEFFICIENZA, SOLO UN SENSO DI MALESSERE E SFIDUCIA NEI CITTADINI, COSTRETTI A ESSERE VESSATI DA AMMINISTRATORI LOCALI CHE, INCURANTI DELLE LEGGI E DELLE REGOLE DEL BUON GOVERNO, HANNO MESSO IN GINOCCHIO L’INTERA COMUNITÀ LOCALE. – DICHIARAZIONE STAMPA – Nell’ultimo Consiglio Comunale ho espresso formalmente la mia totale disapprovazione e contrarietà alla proposta dell’Amministrazione Comunale di RIAPPROVAZIONE della SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI, ART. 193 D.LGS. N. 267/2000 RELATIVAMENTE ALL’ ESERCIZIO DI BILANCIO 2012. Nello stesso Consiglio ho chiesto, peraltro, formalmente al Segretario Comunale, per conto di tutti i Gruppi Consiliari di opposizione, di trasmettere la anzidetta ed approvata delibera portata all’ordine del giorno della tenuta Assise Civica, alla Procura della Repubblica di Castrovillari ed al Procuratore Regionale della Corte dei Conti della Calabria, ai fini dell’accertamento dei possibili reati di “falso in bilancio”, altri eventuali e per la verifica delle responsabilità per “danno erariale“ cagionati al Comune di Cariati. Ciò in quanto non sarò mai complice inerme dello sfascio istituzionale, finanziario, gestionale, democratico del nostro Ente Comunale e di conseguenza della intera cittadina di Cariati. Preciso che ho inteso allontanarmi dai lavori del tenuto Consiglio Comunale, anche in senso di protesta, con senso di responsabilità nei confronti dell’Istituzione Comunale cariatese, nel rispetto del mandato e delle funzioni democraticamente conferitemi e dei cittadini cariatesi, solo immediatamente prima della votazione della proposta di delibera in esame e dopo aver discusso e motivato le mie tesi che sono, tra l’altro, anche quelle dell’intera Opposizione Consiliare. Agli atti del Consiglio Comunale dello scorso 16 MAGGIO, convocato per la riapprovazione della SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO E RICOGNIZIONE STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI PER L’ANNO 2012, è stata allegata una proposta di deliberazione consiliare nell’identico testo di cui alla precedente annullata delibera n. 63 del 29 novembre 2012 contenente, peraltro, identici pareri di merito del Revisore dei Conti e del Dirigente dell’Area Finanziaria Comunale. L’operazione così attivata ha implicato una serie di “falsi” contenuti nella approvata proposta di deliberazione consiliare. Allo stato, infatti, non era assolutamente possibile la riapprovazione degli equilibri di bilancio esercizio 2012, proprio perché sono venuti meno i presupposti gius-contabili sui quali si fondava al 30 novembre 2012 la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2012, in primis i proventi della vendita di beni comunali. La vendita di beni immobili di proprietà del Comune, i cui proventi dovevano essere realizzati entro il 31 dicembre del 2012, almeno sotto l’aspetto giuridico, non si è mai verificata, né ancora oggi esiste alcuna procedura di vendita che possa far sperare in un prossimo realizzo di quelle entrate. Ciononostante il provvedimento approvato, in data 16 MAGGIO 2014, dal Consiglio Comunale ripropone l’entità di quelle entrate che non si sono mai verificate e sulle quali si fonda il riequilibrio di bilancio che è stato artatamente varato nell’ultima Assise Civica. Non considerare il parere NEGATIVO espresso dal responsabile finanziario (il vero controllore degli equilibri di bilancio) ed aver approvato in Consiglio Comunale la proposta di deliberazione di mantenimento degli equilibri di bilancio 2012, significa aver indotto lo stesso Consiglio Comunale all’adozione di un provvedimento falsato nei suoi presupposti fondamentali che, nel mentre non garantisce alcun equilibrio, comporta invece consistenti danni erariali a carico del nostro Comune, all’economia dell’intera cittadina ed al suo sviluppo futuro. Ho ritenuto che riapprovare-riadottare, in modo sfacciato, incosciente, arbitrario e farsesco, nel corso dell’anno 2014, la medesima proposta di delibera, approvata senza quorum legale il 29/11/2012 con l’annullato deliberato n 63/2012 (atto amministrativo quest’ultimo che, tra l’atro, doveva essere allegato anche al Rendiconto di Bilancio 2012), sia una operazione amministrativa, procedurale, finanziaria e contabile, alquanto temeraria, finanziariamente sbagliata ed in contrasto con la precisa normativa in vigore, con gli interessi del nostro Comune e con quelli dei cittadini di Cariati. Ritengo che tale operazione amministrativa e contabile sia assolutamente non possibile nel corso dell’anno 2014, a distanza temporale di quasi due anni dai termini perentori di approvazione (30/11/2012 oppure al massimo 31/12/2012) previsti dalla normativa, dal Testo Unico degli Enti Locali e dai Principi Contabili. L’atto approvato nel Consiglio Comunale del 16 Maggio scorso, viene convalidato, tra l’altro, essendo ormai trascorso un considerevole intervallo di tempo dalle date di emissione dalle Sentenze del Tar Calabria (mai sospesa) e del Consiglio di Sato. L’annullata delibera n. 63/2012 e, quindi, anche quella approvata nell’ultimo Consiglio Comunale, non trattandosi di semplici e comuni deliberati, dovevano essere approvati obbligatoriamente nel corso dell’esercizio finanziario 2012, trattandosi di atti amministrativi con risvolti finanziari e contabili quali: gli Equilibri di Bilancio, alcune variazioni di bilancio, l’ Assestamento di Bilancio e la Ricognizione dello Stato di Attuazione dei Programmi, tutti relativi all’anno 2012. Nella delibera n. 63/2012 si disponeva anche: sui provvedimenti necessari al ripristino del pareggio e del mantenimento degli equilibri di bilancio, attraverso un Piano di Riequilibrio Triennale (compreso l’anno che era in corso, cioè il 2012), con l’utilizzo di entrate derivanti da plusvalenze da alienazione di beni e dalla iscrizione in bilancio di quote di oneri di urbanizzazione come dettagliatamente proposto con delibera di Giunta Municipale n. 115 del 23/11/2012, che si ribadisce, bisognava realizzare entro la fine dell’anno 2012 e che però ancora ad oggi, nel corso dell’anno 2014, non sono state realizzate. Gli equilibri di bilancio relativi all’anno 2012, in ogni caso, non vengono garantiti, neanche dal punto di vista sostanziale e finanziario-contabile, anche perché gli stessi non sono ricompresi nel Piano Finanziario di Riequilibrio Decennale varato con la procedura del “Predissesto”. Quest’ultimo, per di più, ad oggi non risulta ancora approvato dagli organi competenti e, quindi, potrebbe anche essere bocciato facendo saltare gli equilibri di bilancio anche per gli anni dal 2013 in poi. Tale eventualità è tanto più realistica se si considera che in siffatto Piano di Rientro, non vengono coperti neppure i corposi disavanzi di amministrazione relativi agli anni 2011 e 2012. Più volte ed in più occasioni, in Consiglieri Comunali di Minoranza del Comune di Cariati, hanno evidenziato l’implosione della situazione economico, finanziaria e patrimoniale comunale, le tante irregolarità, i danni erariali, i possibili reati che opprimono l’Ente locale cariatese, chiedendone e motivandone, specialmente a seguito della sentenza del Tar Calabria n. 904/2013 prima e della sentenza del Consiglio di Stato n. 00209/2014 dopo, anche lo scioglimento e l’applicazione delle obbligatorie procedure di cui agli articoli 141 – 142 – 193 – 227 del TUEL. La maggioranza consiliare del Comune di Cariati è sempre stata chiusa ad ogni dialogo e confronto. La conclamata inerzia e mancanza di volontà, da parte di questi Amministratori Comunali, ad adottare i necessari correttivi per ripianare e per arginare l’ormai acclarato stato di “default” comunale non è più giustificabile. Si è in presenza di un enorme ed evidente, oltre che ancora impunito, danno erariale cagionato al Comune di Cariati che, col passar del tempo si sta aggravando sempre di più. Si potrebbero, inoltre, configurare tutti gli elementi di alcuni reati penali. Il Comune di Cariati è in modo INSANABILE e fin da troppo tempo sprovvisto degli obbligatori equilibri di bilancio, del Bilancio di Previsione e del Rendiconto di Bilancio, relativi all’esercizio finanziario 2012, tutto ciò per come anche definitivamente suggellato dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 00209/2014. Sono fermamente convinto che, tale “modus operandi” non tuteli la democrazia, né tantomeno il sistema delle autonomie locali. Al contrario, esso alimenta un senso di malessere e di sfiducia nei cittadini, che sono costretti a essere vessati da amministratori locali incuranti delle leggi e delle regole del buon governo, e che hanno messo in ginocchio l’intera comunità locale. Cariati, 18 MAGGIO 2014 IL CAPOGRUPPO U.D.C. – Cariati e CONSIGLIERE COMUNALE Dott. Francesco Cosentino

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