Dibattito acceso, sul manifesto pubblicato dalle opposizioni.

Un manifesto fatto affiggere, nei giorni scorsi, sta scatenando nell’opinione pubblica locale un vivace dibattito. I gravi rilievi, evidenziati nel predetto manifesto, pesano come macigni sulla giunta municipale, a guida Filippo Sero. I rappresentanti dell’opposizione, senza peli sulla lingua, hanno fatto nome e cognome degli amministratori locali, responsabili, a loro dire, dello sfascio e del grave degrado nel quale hanno relegato la cittadina del basso jonio cosentino. Il manifesto, redatto dai consiglieri della minoranza, taccia di manifesta incapacità: sindaco, giunta, presidente del Consiglio e consiglieri di maggioranza. La lista riporta in maniera analitica i nomi e le reletive funzioni di tutti i componenti della maggioranza. L’incapacità è riferita ad una serie di gravi problematiche che, nonostante gli otto anni di amministrazione, ad oggi non sono state risolte, anzi risultano ulteriormente aggravate dall’assoluta inerzia dell’amministrazione. Nel manifesto si denunzia “la mancata raccolta differenziata dei rifiuti; la mancata apertura dell’Isola Ecologica; l’erogazione di acqua non pulita; di non aver approvato il Piano Spiaggia; di non aver legittimato i terreni comunali per i quali i cittadini hanno già versato la relativa somma; di non aver approvato il Piano Strutturale Associato (Piano Regolatore); di non sapere gestire il Cinema-Teatro, di non aver inaugurato il Mercato Ittico e ultimato il Porto; di non aver completato una qualsiasi opera pubblica finanziata, di non pulire il cimitero, di non riparare le numerosissime buche delle strade cittadine; di non garantire i servizi minimi essenziali e di non essere stati capaci di recuperare i tanti milioni di Euro sottratti dalla SOGEFIL al Comune di Cariati”. Il manifesto termina con un appello dei consiglieri di minoranza ai cittadini, esortandoli a non permettere agli attuali Amministratori di continuare lo scempio sin qui perpetrato. L’invito della minoranza a dimettersi è perentorio per non ostacolare le residue possibilità di sviluppo della cittadina. Altra problematica di questi giorni, con pesanti accuse alla maggioranza, riguarda la contrada di via Cesare Pavese, dove una frana minaccia diverse abitazioni. Il terrore degli abitanti si scontra con l’inerzia di chi dovrebbe provvedere e nulla ha fatto. Del fatto sono state interessate le Autorità sovra comunali, Prefetto e Autorità Giudiziaria. Anche di questo la minoranza chiede conto all’Amministrazione, chiedendo che fine ha fatto il finanziamento di 450.000 euro finalizzato alla salvaguardia della contrada di via Cesare Pavese.

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