CRISI IDRICA NEL SUD: L’INUTILITÀ DEL PONTE SULLO STRETTO DI FRONTE AD UN MEZZOGIORNO ASSETATO!

Bacino idrico a secco!

Antonio Loiacono

Mentre il dibattito nazionale continua a ruotare attorno alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, una realtà ben più urgente e drammatica colpisce la Sicilia e la Calabria: la grave crisi idrica che sta mettendo in ginocchio le regioni meridionali. In un momento in cui l’acqua, la risorsa più vitale, scarseggia in modo allarmante, discutere di un’infrastruttura colossale appare non solo futile ma addirittura offensivo.

La siccità, ormai divenuta cronica, ha prosciugato bacini idrici cruciali, come quelli del Basso Jonio cosentino, lasciando intere comunità senza accesso all’acqua potabile. Le conseguenze sono devastanti: i residenti devono fare i conti con rubinetti a secco, campi agricoli inariditi, ed un settore turistico che rischia il collasso. Immaginate i vacanzieri che, speranzosi di trovare ristoro e relax nel Sud Italia, si ritrovano intrappolati in appartamenti senza acqua. Queste famiglie, costrette a convivere con una situazione insostenibile, difficilmente torneranno in una regione incapace di garantire i servizi più basilari.

La crisi idrica non è un semplice inconveniente stagionale; è una minaccia diretta alla salute pubblica, all’economia e all’ecosistema. Mentre si discute della realizzazione del Ponte sullo Stretto, le risorse che potrebbero essere destinate a modernizzare le infrastrutture idriche vengono sprecate in un progetto che rischia di diventare una cattedrale nel deserto. A cosa serve un ponte se le comunità alle sue estremità non hanno acqua per vivere?

Le infrastrutture idriche obsolete e la mancanza di investimenti mirati hanno portato il Sud Italia sull’orlo di un disastro. È essenziale che si intervenga con urgenza, non solo per ammodernare le reti idriche esistenti, ma anche per adottare nuove tecnologie e pratiche sostenibili che possano garantire una gestione ottimale delle risorse idriche. Continuare ad ignorare la gravità della situazione significa condannare intere generazioni a vivere in una terra arida e inabitabile.

La sicurezza idrica deve diventare una priorità assoluta. Se le risorse e l’attenzione politica continueranno ad essere disperse in progetti infrastrutturali di dubbia utilità, il Sud Italia rischia di affrontare non solo una crisi ambientale, ma anche una crisi sociale ed economica senza precedenti.

Il Ponte sullo Stretto, per quanto ambizioso, non risolverà le problematiche reali e urgenti delle regioni meridionali. La vera sfida è garantire che ogni cittadino abbia accesso all’acqua potabile, elemento essenziale per la vita e per il futuro del Mezzogiorno. Grazie solo ad un impegno serio e concreto nella gestione delle risorse idriche potremo costruire un domani sostenibile e prospero per le nostre comunità.

 

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