CONDIZIONI “ONOREVOLI”: IL PRIVILEGIO DEI PARLAMENTARI E LA DISTANZA DAI CITTADINI

UN TRATTAMENTO DA “CORPORATE” PER CHI IL POTERE LO DETIENE

Il corridoio "Galleria dei Presidenti", a Montecitorio, dove ha sede una filiale di Banca Intesa

Antonio Loiacono

È il ritratto di una nazione divisa in due, quella mostrata da Report nella puntata del 1° dicembre 2024. Da un lato i cittadini comuni, che affrontano quotidianamente la difficoltà di accedere a servizi bancari con tassi poco vantaggiosi, dall’altro i parlamentari, che godono di condizioni a dir poco fiabesche offerte dalla filiale di Banca Intesa all’interno di Montecitorio. La denuncia emerge chiaramente: i privilegi della “casta” si solidificano come un muro impenetrabile, mantenendo una distanza abissale rispetto alle difficoltà affrontate dalla popolazione che essi dovrebbero rappresentare.

Nel cuore del Parlamento, tra i corridoi maestosi della Galleria dei Presidenti, si trova una filiale che non è per tutti: la banca di Montecitorio. Qui si concentrano i benefit riservati ai deputati, tra cui tassi bancari che fanno impallidire il comune cittadino.

Il servizio di Report svela una realtà scandalosa: la filiale gestisce ogni anno quasi un miliardo di euro di fondi pubblici, erogati dal Ministero dell’Economia per il funzionamento parlamentare. Banca Intesa, per mantenere il controllo di questa “miniera d’oro”, offre ai deputati condizioni che sarebbero inimmaginabili per chiunque altro. Su una giacenza di 100 mila euro, un cittadino medio può aspettarsi un rendimento di circa 200 euro annui. Un deputato, invece, supera i 5.600 euro grazie a tassi del 5,6%, quasi 30 volte superiori alla media nazionale, secondo dati di Banca d’Italia.

Ma non è solo il rendimento sui depositi a indignare. I mutui ed i prestiti offerti ai parlamentari sono un altro esempio lampante della disuguaglianza sistemica. Con tassi che scendono fino allo 0,5%, il trattamento riservato agli “onorevoli” risulta inaccessibile anche per la gran parte delle imprese italiane. Mentre un cittadino fatica a ottenere un mutuo con tassi che superano il 3%, chi siede nei banchi di Montecitorio può accedere al credito a condizioni che rasentano il ridicolo.

La sproporzione diventa ancora più insostenibile se si considera la recente riduzione del numero dei deputati da 630 a 400. Nonostante il taglio, il budget annuale destinato alla Camera – 943 milioni di euro – è rimasto invariato. Questa decisione evidenzia una gestione opaca ed insensibile alla necessità di razionalizzare le risorse pubbliche. I soldi dei contribuenti continuano a fluire ininterrottamente verso un sistema che privilegia una ristretta élite.

Per il cittadino medio, l’accesso al credito ed ai servizi bancari è spesso accompagnato da ostacoli: tassi di interesse elevati, commissioni esorbitanti e requisiti stringenti. Le famiglie italiane, già provate da inflazione, stagnazione economica e crisi energetica, guardano con crescente rabbia ad una classe politica che, anziché condividere i sacrifici, vive in un’oasi di privilegio.

Eppure, il problema non è solo economico, ma profondamente morale. I parlamentari, che dovrebbero rappresentare gli interessi collettivi, si pongono su un piedistallo distante, incapaci di comprendere le difficoltà quotidiane di chi li ha eletti.

La filiale di Montecitorio, simbolo di un sistema blindato, è solo uno dei tanti esempi di come la classe politica sia diventata una “casta” intoccabile. Ogni tentativo di riforma, di revisione dei privilegi o di trasparenza viene osteggiato da un sistema che protegge sé stesso.

La vera domanda è: fino a quando i cittadini saranno disposti a tollerare questa disuguaglianza? La rabbia monta, ma senza un’azione concreta rischia di rimanere un grido soffocato.

In un Paese che ha bisogno di coesione, equità e solidarietà, è intollerabile che chi detiene il potere politico continui a godere di condizioni tanto sproporzionate rispetto a chi dovrebbe difendere e rappresentare. I privilegi della casta non sono solo un insulto alla dignità dei cittadini, ma un ostacolo al progresso sociale di un’intera nazione.

 

 

Views: 90

Puoi essere il primo a lasciare un commento

Lascia una risposta