Cariati: tutto tace? Meglio aprire le porte all’ascolto!!

Le elezioni sono ancora lontane, ma sarebbe il caso, intanto, di smettere di ragionare in ambienti chiusi e tra pochi eletti

Apparentemente a Cariati sembra che tutto tace, in vista della prossima tornata delle elezioni politiche amministrative la cui data ancora non è stata fissata. Cioè che non si stiano tenendo incontri, che puntino ad accordi o disaccordi tra persone e gruppi di interesse politico. 

Invece, ogni giorno – da fonti certe e precise – seppure in gran segreto vanno in scena una serie variegata di appuntamenti, che mirano ad imbastire ipotetiche e fattive alleanze in precisi schieramenti, finalizzate alla conquista della vittoria finale. 

È vero d’altronde che si potrebbe imparare dagli errori del passato, come si sente dire spesso, ed é per questo motivo che l’unica grande speranza è che questa massima valga oggi più che ieri.

Infatti, serve che i protagonisti degli incontri di carattere politico tendano a costruire più di tutto un laboratorio di idee e progetti per un nuovo futuro da regalare alla comunità cariatese più che, al contrario, ambire a conquistare uno scranno a Palazzo Venneri giusto come ambizione personale e per un proprio diretto interesse. 

Siamo reduci come Paese da un periodo difficile, durante il quale sono emerse le solite criticità e lacune che da tempo segnano incolmabili ritardi. Tale constatazione risulta tanto più amara alla luce del fatto che è in corso un confronto tra pochi che tiene lontano le persone, cioè i singoli elettori. 

Più permane l’arido fenomeno, che non solletica un interesse di carattere generale, più le possibilità concrete di incidere per un vero cambiamento della società cariatese si fanno remote. Non anteporre, allora, l’interesse generale di Cariati dinanzi alla interesse di pochi non fa che rispecchiare un vecchia modalità, che innesca solo un ulteriore passaggio a vuoto che non farà che scoraggiare i cariatesi e continuarli ad allontanare dalla “cosa pubblica”.

Le elezioni sono ancora lontane, ma sarebbe il caso, intanto, di smettere di ragionare in ambienti chiusi e tra pochi eletti, come se si fosse su una scacchiera. Cariati ha bisogno di aprirsi e, quindi, certo di un altro approccio di impegno politico.

Nicola Campoli

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