Cariati: Sognare in grande?! Chi ci sta? 

Sarebbe auspicabile coinvolgere nei prossimi confronti i cittadini cariatesi.

Ho seguito, da remoto su cariatiNet.it, con molta attenzione il confronto pubblico, organizzato stamattina presso l’istituto scolastico G. Mazzone. Tanti gli spunti che sono emersi frutto di un dialogo franco, provocatorio, qualificato e generoso.

Il dibattito ha visto tanti protagonisti della vita civica, politica e culturale cariatese passata e presente. Ritengo la partecipazione, registrata stamattina, la vera e grande ricchezza della comunità cariatese, che non va dispersa e che andrebbe, senza dubbio, capitalizzata nell’interesse generale, affinché Cariati possa pensare in grande. 

Innumerevoli, allora, le idee, forse anche troppe e particolareggiate, che vanno adesso messe in fila, individuando le priorità fondamentali ed essenziali sulle quali costruire la Cariati del domani, cioè del 2033.

Quanto al merito. Chi farà la sintesi dei diversi ragionamenti esplosi nel corso del dibattito: migliorandoli, finalizzandoli e razionalizzandoli? Chi si assume il carico di darne seguito, mettendo la propria faccia e conquistando la fiducia e la stima dei cittadini, piuttosto disamorati della politica? Perché non avviare, ad esempio, nelle prossime settimane dei tavoli tematici cui invitare le diverse e autorevoli professionalità i cui interventi si sono susseguiti stamattina? 

Insomma, sarebbe auspicabile coinvolgere nei prossimi confronti anche gli stessi cittadini cariatesi. Rappresenterebbe un primo grande obiettivo da raggiungere, favorendo così un ascolto partecipato e diffuso, che è fondamentale per armonizzare il paese, abbattendo remore, tensioni e invidie che non aiutano a distendere gli animi. 

Forse è maturo il momento anche di superare l’annosa melina politica, lasciando che prevalga finalmente più amore, serenità e tanto cuore per Cariati, scendendo in molti sul rettangolo di gioco per partecipare all’unico campionato possibile: il bene comune.

Chissà quanto potrà durare ancora il giochino della vecchia politica che stamattina, ai più attenti attenti non sarà passato inosservato, ha tirato qualche ottima stoccata sia di fioretto che di sciabola. Chissà quanto reggerà, allora, un equilibrio così fragile. Ma lo scopriremo presto. 

Infine, un complimento sincero sento di riservarlo agli organizzatori che hanno avuto tanto coraggio, visione, passione e determinazione, rompendo finalmente il triste schema dell’immobilismo che caratterizza da tempo Cariati. 

Nicola Campoli

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