CARIATI. Sinergia tra istituzione e scuola.

In tal senso assume un ruolo importante la sinergia tra le istituzioni e le scuole: informarsi e studiare non solo per la crescita personale, ma anche e soprattutto per migliorare la società in cui viviamo.
Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. Ecco è fondamentale che parta all’interno della scuola un percorso di educazione civica e rispetto delle regole così come altrettanto importante è mantenere un confronto continuo con le scuole e con i giovani studenti, perché devono avere contezza del luogo in cui si vive per essere cittadini attivi e partecipi domani. È quanto dichiarato dalla sindaca di Cariati e dal presidente del consiglio comunale Antonio Arcudi, intervenendo nella presentazione del percorso di informazione per la creazione del consiglio comunale dei ragazzi. Diventare cittadini partecipi ed attivi significa in sostanza imparare a non delegare, ad essere protagonisti della gestione dell’interesse generale esercitando nella vita quotidiana poteri e responsabilità che vanno ad influenzare la sfera pubblica. Dunque educazione alla cittadinanza è anche un processo di empowerment per educare/formare ad essere cittadini consapevoli, capaci di autonomia, partecipazione e condivisione. La sfida della cittadinanza partecipata sta nel fare, nell’importanza dell’azione del singolo e, soprattutto, di quella collettiva, nel rendere i cittadini coinvolti in tutti i processi decisionali del loro territorio, e soprattutto nel trasmettere nei giovani di oggi il desiderio e la passione di cambiare e trasformare, in meglio, la loro Comunità.
La finalità del progetto accolta dal dirigente Franco Murano sara’ quella di rafforzare il ruolo determinante della scuola come luogo privilegiato, assieme alla società civile, per la sensibilizzazione, l’educazione e la formazione delle giovani generazioni alla solidarietà ed alla coscienza critica. I ragazzi impareranno a fare dei progetti sociali realizzandoli nel loro contesto di riferimento. Si è voluto trasmettere ai ragazzi il messaggio che fare insieme è un vero e proprio stile di vita e li aiuta a sentirsi meglio, con se stessi e con gli altri.
Le domande degli studenti per capire cosa cambierà, dimostrano e confermano la curiosità che li contraddistingue e ciò è importante per una formazione attiva e per una partecipazione democratica e consapevole affinché i ragazzi che saranno i cittadini attivi del domani, siano pronti a vivere nel contesto della Città . Il prof Antonio Caruso sollecita il ruolo della condivisione non solo i ragazzi, ma anche per le Istituzioni, che attraverso il confronto ritrovano l’essenza necessaria per ricostruire un percorso di crescita della nostra città all’insegna della condivisione, della trasparenza, della legalità.
L’adolescenza è un periodo intenso, pieno di impeto e di entusiasmo, di dolore e fatica, di spinta verso la crescita e al contempo paura della crescita stessa. I ragazzi hanno bisogno di adulti che siano accompagnatori e lungimiranti; che li abbiano a cuore e che li fermino quando esagerano, che li autorizzino a criticare l’adulto per diventare egli stesso adulto sul serio. Un giovane quando approda all’adolescenza cambia letteralmente i connotati: l’aspetto fisico ne risente immediatamente , la voce innanzitutto….! Una tempesta ormonale che non avrà uguali nelle altre fasi della vita: è unica e porta con sè ciò che serve per diventare adulti. Tuttavia ci sono delle prigioni interiori che accompagnano i ragazzi, prigioni che sono naturali e, possiamo definirle anche fisiologiche e quindi ineliminabili; ma sono pur sempre prigioni! La prigione è la costrizione in un luogo chiuso, dal quale vorresti uscire e nel quale ti manca la libertà e non sei quindi libero di agire e di prendere decisioni autonome. Come adulti siamo chiamati a liberarli dalle prigioni, ridonare loro la libertà di pensiero e di espressione, anche se si sbaglia non importa. Lasciare che si sbagli quando si è adolescente è importante perchè così si impara da soli. E imparare è una preziosa opportunità!

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