Sono arrivato a Cariati in pullman ieri sera sul tardi, come al solito, per trascorrere il fine settimana. Credevo di incontrare, essendo già nell’ultima inoltrata decade di luglio, più persone per strada, vista anche l’ora serale. La sensazione che questo mese abbia registrato una scarsa affluenza di turisti, mi è stata confermata de visu dagli amici operatori.
Purtroppo, i danni registrati lo scorso anno, e nei precedenti, sul piano dell’attrattivitá turistica, Cariati li sta scontando tutti. Ed era inevitabile e immaginabile dopo la disastrosa stagione estiva 2022. Non è certo facile dimenticare le montagne di rifiuti ad ogni angolo di strada e le proteste inscenate giustamente dai villeggianti.
Per fortuna in Paese i segnali del cambiamento di passo sono visibili, seppure ancora flebili, e si possono facilmente scorgere. A ben vedere sono state avviate una serie di azioni di decoro urbano che se, come si spera, saranno coronate da successo, porteranno Cariati a diventare finalmente una comunità normale e moderna.
Il governo di una realtà complessa come Cariati richiede, come è ovvio, tempi non brevi, e si deve necessariamente dar credito a chi quotidianamente, esercita un compito decisivo e complesso, ma hanno, anche, l’imperativo categorico di operare di comune intesa per il cambiamento e la crescita.
Il lavoro deve generare posizioni di sintesi comuni, che recependo le diverse istanze, siano però condivise ed orientate ad originare processi di largo respiro che dovranno essere sorretti da scelte coraggiose, che mirino ad incidere nel profondo la realtà per generare il cambiamento e la crescita.
Tuttavia, alcune considerazioni vanno fatte: i segnali che ci vengono dallo scenario appena descritto sono, per molti versi, incoraggianti. È evidente che, se si vuole godere dei benefici che derivano da quanto descritto, Cariati dovrà usufruire di elementi di concordante stabilità che formino un quadro condiviso, frutto di scelte ragionate nate dal confronto fra i diversi attori in campo.
Sia chiaro si dovranno fare scelte ineludibili, difficili e complesse, che potrebbero cozzare con interessi precostituiti e generare, qua e là, resistenze più o meno forti. Tuttavia, se si vuole far si che i segnali si trasformino in solide certezze, se si vuole dare il necessario respiro al cambiamento le linee di governo, che caratterizzeranno tali processi dovranno essere chiare ed applicate senza tentennamenti.
Se ciò non avvenisse sarebbe davvero un occasione persa, e senza più un ritorno. Ma per tutto questo se ne parlerà da settembre in avanti. Per adesso godiamoci una Cariati ordinata e consapevole dell’ora esatta che da qualche ora viene battuta sulla antica torretta civica della Cattedrale di San Michele Arcagngelo.
Nicola Campoli
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